La coerenza a targhe alterne non mi piace

Non mi presterò al facile giochetto di urlare allo scandalo per la pubblicità di Forza Nuova ospitata sul blog di Beppe Grillo. Sarebbe troppo facile.

Mi preme dire una cosa: i coerenti a targhe alterne mi stanno un po’ sulle palle.

Faccio una premessa: questo blog, così come tutto il network di enricoberlinguer.it costa denaro, tempo e fatica. Costa il fatto che io magari mi metto la sera e uso il mio tempo libero a ritrascrivere al pc interi discorsi di Enrico per poi caricarli sul DataBerlinguer, perdendoci le ore; costa il fatto che l’hosting non è gratis e per tre anni ho sempre pagato tutte le eventuali spese di tasca mia.

Chi te lo fa fare? Passione, punto. E non chiedo niente a nessuno. Abbiamo provato, visto l’alto traffico di visitatori, a monetizzare qualcosa con Google, l’anno scorso.

Era maggio, piena campagna elettorale per il Comune di Milano. Su google, il principale sponsor che pagava milioni per apparire in ogni dove era Letizia Moratti. Difatti, con mia incredulità, è cominciata ad apparire anche sul nostro blog. Bene, erano soldi facili, ma nelle impostazioni di Google ho espressamente bloccato ogni pubblicità su Letizia Moratti. Poi, alla fine, abbiamo completamente eliminato anche la pubblicità (ci hanno fregato ben 250 euro).

Questo per dire che la linea politica del sottoscritto e di tutti gli altri blogger di QdS è semplice: esattamente come Enrico Berlinguer, noi siamo convinti che dietro ogni azione politica debba esserci una precisa scelta morale coerente con i propri ideali.

E’ inutile ricordare Sandro Pertini ed Enrico Berlinguer, lanciare strali contro la classe politica, se poi non si è coerenti con quello che si sostiene e si afferma. (Grillo, per dire, fa anche pubblicità a Kindle di Amazon).

Si possono fare le cose per soldi, per carità. Noi le facciamo, però, per passione.

P.S. Alcuni blog, per difendere Grillo, hanno scritto che con AdSense non si possono bloccare gli spot. E’ falso. Basta andare nelle impostazioni e si possono chiedere di bloccare alcuni siti che contengano determinate parole chiave. Noi così abbiamo fatto con la Moratti e il centrodestra, ai tempi.