Anche ad Alemanno piace manifestare

Domenica 13 maggio, col patrocinio del comune di Roma, si terrà la Marcia per la Vita. Alla manifestazione antiabortista, per nulla anacronistica e liberticida, parteciperanno molte organizzazioni anche internazionali e alcuni politici nostrani (compreso il sindaco Alemanno), distribuiti, come vuole il mantra dell’ABC parlamentare, fra PD, PdL e Terzo Polo.

Speriamo che almeno questa manifestazione segua i sacri comandamenti dell’inquilino del Campidoglio, che sono:
1) non muoversi, soprattutto se si è in numero inferiore a mille (CGIL – 20 aprile 2012)
2) non farla oggi se puoi farla domani e soprattutto fate sapere al sindaco quanti siete (Esodati – 13 aprile 2012)
3) organizzarsi in modo da fare delle pause tra una manifestazione e l’altra (2 marzo 2012)
4) manifestare di sabato (18 novembre 2011)

Domenica non ci saranno bandiere, simboli di partito o distinzioni fatte sulla base della fede religiosa. Per la parte cattolica comunque, oltre all’apertura sabato sera della Basilica di Santa Maria Maggiore per un’adorazione eucaristica in riparazione al crimine dell’aborto, segnaliamo gli attivisti di Militia Christi (che non sembra porteranno la croce coi feti di plastica al posto dei chiodi) e i Legionari di Cristo. I primi sognano una politica fondata sul riconoscimento da parte della società tutta della regalità di Cristo e naturalmente si oppongono ad aborto, eutanasia, coppie di fatto e omosessuali (definiti inesistenti e casomai, aggiungo io, eliminabili): Alemanno forse deve fare pace con loro, visto che si è beccato un bel vergogna per aver concesso che si svolgesse il Gay Pride del 2011. I Legionari di Cristo vantano tra i loro fondatori l’ormai defunto Marcial Marcel Degollado, condannato duramente dalla Santa Sede a una vita riservata di preghiera e penitenza per abusi sui minori: in sostanza un padrenostro e tre avemarie giusto perché era vecchio, altrimenti si beccava pure un salveregina.

Tra i partecipanti non poteva ovviamente mancare Forza Nuova che nonostante rimproveri ad Alemanno di essere una marionetta degli Ebrei non può non apprezzare i posti d’onore affidati dal sindaco ai vari Bianco, Ponzio, Mancini e Panzironi.

Ma di nomi illustri ce ne sono fortunatamente anche altri: dagli immancabili Gasparri, Tarzia e Spadoni Urbani a Fontani e Mauri (il ciellino amicissimo del presidente della regione Lombardia), dall’ex ministro ed ex vicesindaco Garavaglia a Magdi Cristiano Allam, da Lupi alla segretaria d’aula del Senato Emanuela Baio Dossi.

Come aperitivo domani sera la città di Roma ospita anche un simpatico raduno di naziskin provenienti da tutta Europa, roba a quanto pare da far accapponare la pelle perfino a CasaPound, i quali, d’altronde, hanno poco di che lamentarsi del primo cittadino che ha assegnato ad una onlus a loro affiliata un bel casale nel parco della Marcigliana.

Visti e considerati i precedenti e il gioioso fine settimana che la città di Roma si appresta a vivere, non se ne abbia troppo a male Alemanno se qualcuno in malafede pensa che simpatizzi per l’estrema destra (se non addirittura per i fascisti), ma faccia piuttosto attenzione alle persone che sfilano con lui e ai collaboratori che si sceglie: insomma, a un’ovvietà come questa ci arriva persino Formigoni.