Il Trota cede: “Mi dimetto”

Ultim’ora: Renzo Bossi ha annunciato le sue dimissioni da consigliere regionale della Lombardia. Dopo le proteste dei militanti, le dimissioni chieste da più parti e l’annuncio da parte del capogruppo del Corroccio in consiglio regionale di espellerlo dal gruppo leghista lombardo, il Trota ha preso l’iniziativa, annunciando le sue dimissioni.

Mi dimetto”. Così il figlio dell’ex-leader della Lega Nord ha esordito al Tgcom24, annunciando la decisione di lasciare l’incarico di consigliere regionale lombardo.

Non sono indagato, ma credo che sia giusto e opportuno per il mio movimento fare un passo indietro. Senza che nessuno me l’ha chiesto faccio un passo indietro in questo momento di difficoltà, do l’esempio. Sono sereno, so cosa ho fatto e soprattutto cosa non ho fatto e non sono indagato. In consiglio regionale negli ultimi mesi ci sono stati avvenimenti che hanno visto indagate alcune persone. Io non sono indagato, ma credo sia giusto e opportuno fare un passo indietro per il movimento.

Tralasciando il fatto che negli ultimi giorni ne hanno chiesto le dimissioni l’Italia intera, ora per coerenza dovrebbero dimettersi da consigliere regionale quelli che invece sono indagati (ma non lo faranno mai).

Ora aspettiamo quelle di Rosy Mauro, vice-presidente del Senato della Repubblica. Una che, nel 1993, all’insediamento di Formentini sindaco, urlò a Nando Dalla Chiesa mentre stava parlando all’aula di Palazzo Marino: “Sei la vergogna di Milano.

Corsi e ricorsi storici.

9 commenti su “Il Trota cede: “Mi dimetto””

  1. Il dramma è che con la scusa delle dimissioni, peraltro richieste a gran voce anche dalla base della stessa lega, questi ladri escano di scena con “onore”. Siamo messi così male con la nostra etica che non ci incazziamo perché rubano i nostri denari, ma lodiamo quelli che sì rubano, ma poi, dimettendosi, si rendono degno di ammirazione. Avete sentito Giuliana Ferrara lodare l’eroe Bossi?

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