Su Via Craxi (corrotto e latitante) faremo le barricate

A volte sono proprio paradossali. Siamo in piena Tangentopoli bis, 20 anni dopo (sembra quasi un film di Hollywood), ogni giorno le procure di tutta Italia aprono inchieste a Destra e a Sinistra, il 50% dell’elettorato italiano se si votasse domani rimarrebbe a casa, e un pezzo del PD milanese (già screditato dall’affaire Penati) cosa propone di fare? Di intitolare una via a Bettino Craxi. Politico corrotto e latitante.

Per la serie “i tafazzisti a sinistra non mancano mai“, tale Roberto Biscardini, eletto consigliere comunale nelle liste del PD, ma segretario del PSI milanese (e già qui…), ha chiesto al Sindaco di “di riappacificarsi con la storia del socialismo milanese, che è quella della socialdemocrazia liberale.

Posto che di liberale Bettino Craxi non aveva un fico secco, visti i nani, le ballerine e i piduisti di cui si circondava, non c’è bisogno di riappacificarsi proprio con nessuno: vie a politici corrotti e latitanti non se ne intitolano. Punto. A chiudere la questione, in un Paese e in una città seri, basterebbero le condanne definitive per corruzione.

Evidentemente però c’è qualcuno, anche in Giunta, che pensava che approvando una Piazza ad Enrico noi magari lasciassimo correre, ebbene, non avete capito nulla: NOI, che abbiamo raccolto 4mila firme per Piazza Berlinguer, su Via Craxi faremo le barricate. Se è necessario, raccoglieremo altre migliaia di firme.

Perché delle due l’una: o la Giunta arancione si riconosce nell’idealismo etico di Enrico Berlinguer o si orienta per l’affarismo politico eretto a sistema di governo di Bettino Craxi; tutte e due non si può, perché sono inconciliabili. Soprattutto: l’intitolazione di una piazza ad Enrico non può essere posta in gioco in una spirale al ribasso di accordi sotto-banco tra maggioranza e opposizione. Pisapia, su questo, sia intransigente, perché se non lo sarà lui, lo saremo noi per lui (e non faremo sconti a nessuno).

Per fortuna in Consiglio Comunale c’è qualcuno che ha avuto il coraggio di dire NO chiaro e tondo: si tratta di David Gentili, presidente della commissione consiliare antimafia. “Bettino Craxi rimane per me una persona che ben rappresenta un pezzo di storia di Milano e di Italia di cui mi vergogno profondamente. Rimango contrarissimo ad intitolargli una via.

Se Milano vuole tornare a essere la capitale morale d’Italia, come auspicava Pisapia appena eletto, deve rigettare una volta per tutte l’affarismo politico craxiano. Senza ulteriori timidezze. Altrimenti a Milano non potrà mai cambiare niente, aldilà dei buoni propositi e degli annunci.

57 commenti su “Su Via Craxi (corrotto e latitante) faremo le barricate”

  1. ci mancherebbe pure che adesso si intitolasse una strada al RE DEI LADRI MA QUESTA E’ L’ITALIA SIAM CAPACI DI TUTTO COMPRESE LE SCHIFOSE E VERGOGNOSE CAZZATE…POVERA ITALIA

  2. non contiamo più nulla…sono i padroni del nostro paese…ci hanno derubati e ora ci mortificano e deridono….

  3. In questa ITALIA manca solo intitolare le vie ai delinquenti,poi siamo apposto.

  4. Questa è una “damnatio memoriae”che si è ripetuta nei momenti più bui della storia umana quando si è deciso di marchiare d’infamia, per l’eternità, degli uomini di potere, volendoli punire col disprezzo, specie quando avevano sbagliato contro il bene comune. L’Italia, però, è piena di piazze dedicate all’eroe dei due mondi che qualche grave errore pure commise -vedi strage di Bronte, vedi spedizione dei Mille e consegna del Sud nelle mani dei Savoia e della piemontesizzazione, vedi le sue avventure da mercenario in nome della libertà dei popoli etc…- e nessuno se ne lamenta. Perché non ascoltare le motivazioni di quanti hanno bisogno di ricordare Bettino Craxi? Perché usare metafore violente da scontro civile per condannare un defunto che ha rifiutato di difendersi in vita rifugiandosi altrove, per motivi ancora tutti da capire e che oggi non può naturalmente difendersi? Suvvia, Enrico la penserebbe come me, ve lo assicuro.

  5. Non mollate, nemmeno di un metro.!!! Nemmeno provarci a confondere l’affarismo tangentizio di Craxi con l’etica e la morale di Enrico Berlinguer, uno dei (pochi?) politici specchiati che siano mai stati seduti in Parlamento. Ancora oggi, a quasi trent’anni dalla morte il suo ricordo provoca grande rimpianto, niente a che vedere con l’altro (con tutto il rispetto dovuto a chi non c’è più, ma non facciamo confusione…)

  6. A Roma invece la giunta Alemanno non ha trovato di meglio che far passare in giunta l’intitolazione di una via all’ex ministro socialista Giacomo Mancini, condannato a Palmi a 3 anni e 6 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa, con sentenza poi annullata dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria per incompetenza territoriale, atti trasferiti quindi a Catanzaro e PRESCRIZIONE per Mancini dal reato di concorso in associazione a delinquere sino al 1982…

  7. una politica di corrotti e i mafiosi latitanti hanno bisogno di identificarsi perquesto vogliono intitolare una strada a craxi

  8. Via Craxi, via Bobo e via Stefania. La derattizzazione deve essere completa.

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