Sì, non tifiamo Monti e siamo qualunquisti

di Andrea Scanzi, articolo sul Fatto Quotidiano

C’è un ricatto che non ha mai smesso di andare di moda, dalle parti di una certa “sinistra” salottiera e garbata. E’ quello secondo cui, se non sei di “sinistra” come loro, e al tempo stesso non ti dimostri nemmeno di destra, sei qualunquista.
L’assioma è tornato a valere, e volare, con il Governo Monti. Venerato da (quasi) tutti, in virtù non di virtù innegabili ma di una riflessione che chiunque non può confutare: anche un esecutivo di fagioli zolfini sarebbe parso più avvenente e condivisibile di quello di Berlusconi, Brunetta, Gelmini e Carfagna.
Così, in nome del sempiterno menopeggismo, ci troviamo impantanati in un fastidioso cul de sacpolitico-giornalistico: o sei con Monti, “Luomo che sprizza umanità da tutti gli spinotti” (Crozza), e quindi assurgi al rango di responsabile che ama l’Italia; o sei un disfattista, populista e qualunquista.Un demagogo che si meritava Berlusconi e non capisce la drammaticità del presente.

La manovra è liberticida, ingiusta e classista. Il primo passo verso la morte dello Stato Sociale. Non occorre Engels per intuirlo (basta molto meno, anche solo essere Mussi). Ma non puoi dirlo. Non puoi scriverlo. Non puoi neanche pensarlo. E’ anticostituzionale. Se lo fai, sei un irresponsabile totale che fomenta l’odio, cavalca l’indignazione facile e vive di utopie irrazionali(come se poi esistesse, “l’utopia razionale“: se esistesse, non sarebbe utopia).
Viviamo il tragicomico paradosso, ottimamente rappresentato da quella iattura caricaturale che è il Pd, secondo cui non solo dobbiamo accettare le lacrime e il sangue: dobbiamo pure essere felici. Ed esibire somma gratitudine. Ieri era “bacia la mano che ruppe il tuo naso“. Oggi è “ringrazia il braccio che ti elargisce (sobriamente) l’ombrello di Altan“.
Chi non è con Monti, oggi, “sa solo criticare” (approccio sbagliato, certo, mai però quanto il “sapete solo sbagliare” dei polli d’allevamento piddini). Chi non è con Monti, oggi, “si stupisce per niente” (nessuno si stupisce, al massimo può capitare a Pigi Battista, ma un calcio negli zebedei fa male anche se lo prevedevi). Chi non è con Monti, oggi, non capisce che “è il tempo dei sacrifici” (nessuno lo nega, ma da qui ad accettare che a sacrificarsi siano solo gli stessi ce ne passa).

Il Pdl aveva chiesto cose precise
. Le ha ottenute tutte, Ici (con nuovo nome) a parte. Quindi fa bene a essere soddisfatto, anche se  finge fastidio per smarcarsi dai cattivoni ora al governo e prepara la rimonta per il 2013 (con Priapino pronto a riscuotere alla cassa).

Il Pd aveva sussurrato
 (“preteso” sarebbe parola fuoriluogo) balbettii minimi. E’ stato disatteso totalmente o quasi Adesso, però, non è che alza la voce. Figurarsi: si affretta a dire che “non è la nostra manovra, però la voteremo” (logica granitica). Perché loro – guai a confutarlo – hanno il senso dello Stato. Mentre gli altri sono dei trotzkisti qualunquisti.
Se si fosse andati al voto, il Pd avrebbe vinto e goduto (una volta tanto) di una legge elettorale schifosa (che nessuno cambierà in questi mesi: quindi tanto valeva votare subito). Non sarebbe stato il Governo – e il Parlamento – dei sogni, ma peggio di quelli attuali no di sicuro. Invece, così agendo e attendendo, ridesterà – per l’ennesima volta – Berlusconi e firmerà l’ennesimo harakiri. Harakiri probabilmente voluti, perché neanche Calloni sbagliava così tanto. E Berlusconi è funzionale non alla sinistra, ma a questa “sinistra”.

Eppure, di pari passo con la propensione fantozziana all’harakiri, la sicumera piddina del “noi siamo nel giusto” non scema. Con il carisma da battipanni che gli è consono, Fra’ Bersani è stato contestato da parte della claque su Facebook: buona cosa, gli elettori del Pd sono quasi sempre meglio di chi dice di rappresentarli, ma tanto lui non sa aprire Facebook e non lo scoprirà mai. Col cipiglio di chi non sa, Fra’ Bersani ha quindi minacciato Di Pietro: O la voti o sei fuori.Democratico, no? No.

Diciassette anni di berlusconismo hanno creato un cortocircuito tale per cui ormai anche il buon senso – e l’ovvio – divengono rivoluzionari. Financo eversivi.

E allora, sì, sarò (e qua e là saremo) eversivi. Qualunquisti. Populisti. Demagoghi. Saremo questo e quell’altro, ma la manovra fa schifo. Oggettivamente schifo. Così schifo che peggio di così era impossibile (se l’avesse fatta Berlusconi, la stessa gente che ora invita alla moderazione avrebbe scritto articolesse piccate).
E’ una manovra banale e didascalica (toh, aumentare Iva e benzina: ci volevano quelli della Bocconi per concepire cotanta strategia). Colpisce i soliti poveracci e titilla lascivamente i potenti di sempre.Voto di fiducia, no Irpef, no patrimoniale, frequenze tv regalate, pensionati stangati, tassazione ridicola sui capitali scudati, Chiesa salvata: si scrive Monti, si legge Berlusconi.

La Fornero – noiosamente divinizzata per qualche lacrima, con un trasporto laico che neanche la Madonnina di Civitavecchia – avrà anche pianto con sincerità. Ma se era così consapevole di quanto facesse orrore la sua “riforma previdenziale”, poteva esimersi dal concepirla. E chi è nato nel ’52, tradisce ora desideri neanche troppo reconditi di farla piangere  per motivi più concreti (però sobriamente, s’intende). Madama Fornero, e i suoi guizzantissimi sodali vicini a banche e clero, hanno rovinato in un attimo la vita di milioni di italiani. E non basta dire ”quanto ci dispiace” per indorare la pillola. Fa male lo stesso. Ancor più se si nota come, disgraziatamente, non sono state prese decisioni altrettanto pregne di “coraggio” su ciò che concerne missioni di guerra, patrimoniali (presunte) e beni della Chiesa. Vedi te le coincidenze.

E’ una manovra che qualsiasi “sinistra” non voterebbe neanche sotto tortura. Perché iniqua, vessatoria, irricevibile. Da noi, invece, la “sinistra” non solo la vota ma ti scomunica – altro antico vizio dei tonni in salamoia miglioristi – se non partecipi al giubilo bipartisan. Mi va bene che la voti Casini. Va bene che la voti Lupi. Va bene che la voti il giovane vecchissimo Enrico Letta. Ma non va bene – quantomeno è incoerente – la pretesa che tra i tre soggetti, e relativi partiti, esistano differenze sostanziali (sì, anche questo è qualunquismo).

Sarò e saremo demagoghi. Disfattisti, incazzosi e perennemente insoddisfatti. Ma è insultante sentire il Cardinale Bertone che blatera come “I sacrifici fanno parte della vita” (bene: comincia tu, che poi ti veniam dietro). Non è così peregrina la rabbia provocatoria di Fulvio Abbate su Teledurruti (“Elettore del Pd, non ti fai schifo?“).
Ed è avvilente il ricatto di sempre: “Eh, ma allora tu rivuoi Berlusconi“. Anche perché (conclusione tripartita). Punto primo: Berlusconi non ha bisogno di essere “rivoluto”, poiché non se n’è veramente mai andato. Punto secondo: La copertina di Linus del “così vogliono Europa e mercati europei” è ormai lisa. Punto terzo: I tempi sono duri e con questa classe politica è arduo aspettarsi di più. Innegabile. Un conto però è constatarlo, giungendo all’amara constatazione che siamo immersi nel guano. Un altro è crogiolarsi – ilari e compiaciuti – nel letame. Stupendosi se qualcuno non partecipa al bizzarro giubilo melmoso.

Questo governo è quantomeno fosco (a meno che il menopeggismo sia ormai l’unico termometro democratico), questa manovra annichilente. E questa “sinistra”, a metà strada tra il bolso e il fighetto, ha davvero sfrangiato con la sua incapacità pavida.

Se asserire tutto ciò è “populismo”, e sia: tanti altri sono stati definiti tali. E avevano – lo ha decretato poi la Storia – molta più ragione dei “realisti”. Nel grigio bivio tra qualunquismo ipotetico e masochismo inconsapevole, è forse meglio inseguire la terza via: quella dell’onestà intellettuale. Che va quasi sempre di pari passo col gusto salvifico di indignarsi personalmente. Che nessuno potrà mai toglierti.

36 commenti su “Sì, non tifiamo Monti e siamo qualunquisti”

  1. Sì, siete tutte queste cose e scrivete pure in un italiano irritante, con tutti quei punti che manco il peggior Baricco anni ’90

  2. speravamo in tanti che avesse le idee più chiare a chi far pagare veramente le tasse ma si è accanito ancora di più su noi pensionati e sui nostri figli che in tante famiglie vengono aiutati da noi genitori perchè hanno anche loro famiglia e non hanno un futuro chiaro all’orizzonte…………

  3. Se secondo voi aumentare l’IRPEF era una mossa da fare mi rendo conto che:
    a) non capite assolutamente nulla di economia;
    b) l’equità e la giustizia non sapete nemmeno come si scrivono

  4. Invece tutto quello che ha fatto il governo Monti è equo e giusto eh, come no.

  5. Monti m’ha deluso,non che sperassi in miracoli,ma x far sta cavolo di manovra riusciva pure un ragazzino di seconda elementare!!!Basta codardi di stato,ora riprendiamoci il paese!Basta Berlusconi,finte opposizioni e politici cazzoni!!!Se col 2012 propongono nuove manovre io vado a Roma e comincio a buttar dalla finestra qualche parlamentare a cominciare da quelli del pdl e non solo!!!Giuro!!!

  6. Non avevo mai pensato che uno che aveva lavorato per Goldman Sachs potesse fare una manovra equa, e avevo ragione.

  7. “- Il fatto e` che noi villan…
    Noi villan…
    E sempre allegri bisogna stare
    che il nostro piangere fa male al re
    fa male al ricco e al cardinale
    diventan tristi se noi piangiam,
    e sempre allegri bisogna stare
    che il nostro piangere fa male al re
    fa male al ricco e al cardinale
    diventan tristi se noi piangiam!”

    (Ho visto un Re)

  8. Seguiranno altri provvedimenti. Adesso, per colpa dell’irresponsabilità del governo precdente, c’era da tirar dentro denaro SUBITO, IN TRE GIORNI, da dove il bersaglio è sicuro. Sennò si finisce a gambe all’aria. Non c’era tempo per seghe mentali sui ladri e sugli evasori che, non a caso, si fanno da decenni. Punto e basta. Purtroppo, in questo paese funziona cosi. Scanzi fa ridere. Meglio torni a parlare di champagne, come di sua abitudine.

  9. Leggendo gli interventi mi rendo conto che l’articolo, pur centrando in pieno il quadro generale commette un piccolo errore. Non è solo Bersani ed i quadri dirigenti del PD che hanno perso la bussola ma una bella fetta del popolo di sinistra. Forse ha ragione il Berlusca, anche tanti sinistorsi sono benestanti ed hanno paura di perdere quel poco che hanno e difendono a spada tratta chiunque dia loro una illusoria speranza di salvezza anche al prezzo di scelte di vera macelleria sociale

  10. Uscire dall’euro. Nazionalizzare le banche. Adottare una lira svalutata del 50%. Non pagare i creditori. Chiudere le frontiere ed imporre i dazi. Istituire la patrimoniale. Aumentare le aliquote IRPEF per i redditi alti e altissimi. Sequestrare i capitali degli evasori. Tagliare i finanziamenti per gli armamenti, le agevolazioni per Le Chiese. Vendere le frequenze radio-televisive a prezzi di mercato e valorizzare i beni dello Stato.

  11. a chi dice “ora servono soldi subito quindi li prendiamo dai dipendenti pubblici e pensionati poi faremo riforme più solide”.. cavolo è sempre così ma poi le riforme solide non si fanno mai, una volta risanati i conti dello stato non gliene frega più niente a nessuno. e alla crisi successiva quando servono soldi subito si ricolpiscono i dipendenti pubblici e pensionati (che tra l’altro sono anche qualli che di sicuro non evadono le tasse ne stanno messi bene economicamente)

  12. Ma quale Bocconi…, tutti BOCCHINI: Geni da 72.000 € al mese per metterlo al culo a noi comuni mortali, che scenziati che sono è??? E tutti dietro a battere le mani

  13. E SCANZI, cos’ha fatto in questi anni? Quali grandi, concrete proposte? Un giorno parla di champagne e l’altro attacca il PD… Per chiunque metta in dubbio che io possa essere un “sinistrorso benestante” (OH RIDICOLI!), io ho uno stipendio da 1250 euro al mese, 2 figlie piccole e un affitto da pagare! Quando non sapete che dire, tenete la lingua in bocca, che è meglio, va. Oppure quando era il momento, la lingua dovevate affilarla contro i BUZZURRI che ci hanno governato negli ultimi 10 anni e contro quelli che gli han retto la baracca e ora fanno i verginelli, come Fini & C. Invece giù con la cazzata che “sono tutti uguali”… giù contro Bersani. Mi sono rotto le palle di questi BLA BLA. Il PD è in costante crescita nei sondaggi e prendendosi questa responsabilità è l’UNICO partito che può rimetterci. E molto.

  14. Un’altra cosa… è spegevole che vengano postati giudizi sommari alla beppe grillo di certi giornalisti miracolati che mirano al facile consenso ed a dimostrare che “sono tutti uguali, tranne noi”, senza approfondimenti, proposte, analisi della situazione contingente. Sarebbe spregevole già di per se. Figuriamoci se firmato “Enrico Berlinguer, uomo di tutt’altre abitudini.

  15. Concordo appieno con l’articolo sottolineando che mi sembra, al limite, più pericolosa la proterva superficialità salottiera di tanta parte del PD dello stesso berlusconi-pensiero. Perché quelli fanno i loro interessi mentre il Pd sembra sparare a salve, così..tanto per salvare la faccia.

  16. Salvare la faccia??? Ma non sapete neppure di cosa parlate… Il PD è l’unico partito che può rimetterci il proprio consenso, che è in crescita. L’articolo è banale e avvolto dalla solita saccenza sbruffona basata sul nulla, tipica del suo autore.

  17. L’onestà intellettuale appunto. Quella che manca all’autore di questo articolo. Di non capire che quando la casa brucia l’incendio va inanzitutto domato. Poi si deve lavorare affinche non accada piu’ . L’evasione in Italia non c’e’ dal 2008 ma da sempre, eppure qualche progresso e’ stato fatto, ma troppo poco. Per stanare chi e’ ricco a scrocco degli altri ci vuole tempo e misure efficaci, che sono difficili da realizzare ma non impossibili. I mercati non ti danno tempo, sono gli stessi che sottoscrivevano, appena 2 anni fa, BTP al 4%. Non erano angeli allora, non sono demoni oggi.

  18. Ecco Michele Serra: altra categoria. Altro che bla-bla da bar, ai limiti del leggibile (c’è un punto ogni tre parole), di gente che non ci ha davvero capito nulla.

    “Il governo Monti può piacere o no. Ma è ingeneroso pretendere che faccia cose di sinistra, per il semplice fatto che di sinistra non è. Le cose di sinistra (la famosa equità sociale) proverà a farle la sinistra nel caso – tutt’altro che certo – che vinca le prossime elezioni. In questo frattempo l’obiettivo dichiarato è evitare la bancarotta del Paese e ricostruire una dignitosa immagine nazionale da offrire a noi stessi e al resto del mondo. Punto. Berlusconi non è stato destituito dal Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, o dalla Fiom con le bandiere in resta, o dagli indignati vittoriosi e costituiti in Direttorio in collegamento con Santoro; ma da una vecchia élite borghese con i capelli bianchi, disgustata dal populismo becero e dalla mancanza di stile e di talento (la forma è anche sostanza) della classe dirigente di centrodestra. La sinistra – eletti ed elettori – è autorizzata a sognare la futura equità, e a lavorare per questo. Non a rimproverare a Monti ciò che Monti non può fare prima di tutto perché gli manca il mandato elettorale, e poi perché non è certo da un bocconiano liberal-cattolico che si può pretendere un New Deal italiano. Chi a sinistra si lamenta di Monti perde il suo tempo e ruba energie alla costruzione di una alternativa elettorale seria.”

  19. E immagino che “l’alternativa elettorale seria” sia una maggioranza centrista costituita da una parte del PD, Casini-Fini ed una parte del PDL perchè questo è il solo risultato che può essere partorito dalle scelte in atto. Tutti i Democristiano torneranno nella vecchia casa e si porteranno dietro un po di compagnia.

  20. Auspico un governo che nel chiedere sacrifici alle classi meno agiate, per tamponare il debito pubblico, abbia il coraggio di far pagare a chi non ha mai pagato. Purtoppo è un sogno, perchè finquanto chè in Italia esisterà un una casta di coglioni e telerimbabiti cloroformizzati, permetterà sempre ad una CASTA di pseudo furbi e malfattori di appropriarsi delle Istituzioni (tramite il consenso elettorale o dettato da emergenze finanziarie).

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