Casini esulta: “E’ finita la diaspora democristiana!”

C’erano tutti oggi al Tempio Adriano, esclusi i deceduti si intende. Età media in sala 70 anni, ma non è l’età che conta. C’è Forlani, alla cui scuola è cresciuto Casini. C’era De Mita, che tra Dc, centrosinistra e centrodestra sono 40 anni che governa in Campania, muovendo tessere e consensi per parenti, amici e fratelli. C’è praticamente tutta l’area dei Popolari del Pd che fa capo a Castagnetti. E poi ci sono Rosy Bindi (che saluta Casini con un bacio), Dario Franceschini, uomini del Pdl di provenienza democristiana come Beppe Pisanu e Mauro Cutrufo. E ancora Bruno Tabacci, Cirino Pomicino… insomma, la creme de la creme.

La Mostra sulla Democrazia Cristiana, sulla scia di quell’altra che ha fatto il botto in questo 2011 sul Partito Comunista Italiano (sono sempre alla rincorsa questi dc), ha fatto il miracolo di mettere tutti d’accordo, tanto che il più entusiasta è Pisanu, che vorrebbe ricreare il Grande Centro. Del resto, non sono bastati 40 anni di governo democristiano “responsabile della cancrena italiana“, per dirla alla Gaber. Evidentemente ce ne servono altri 40, dopo il ventennio berlusconiano, che è tutt’altro che finito, visto che il Berlusconismo non si elimina defenestrando da Palazzo Chigi Berlusconi, che continua a detenere la golden share di questo governo.

Interessanti, in ogni caso, le parole di Casini. Dopo l’elogio a Passera (un profilo del nostro, per gli appassionati dei dettagli), il leader dell’Udc, che ha rappresentanza al Senato grazie ai voti di Cuffaro, esulta: “Oggi si chiude la diaspora della Dc, finisce una fase, ora siamo tutti uniti nello stesso governo.

Eccola qua l’altra faccia della medaglia del Governo Monti. Non è semplicemente diretta espressione di quella visione economica specifica e limitata, per usare le parole degli studenti di Harvard, responsabile dell’attuale crisi, ma è anche espressione del Vaticano e delle lobby satellite (Comunione e Liberazione in primis, con Ornaghi ai beni culturali).

E così, mentre i tecnici, che tanto tecnici alla fine si scopre che non sono (hanno sempre bazzicato tra questo e quello schieramento), faranno scontare “i sacrifici”, i democristiani in Parlamento si rifaranno il proprio partito, per tornare ai bei tempi (per loro) in cui non c’era poltrona o appalto pubblico (soprattutto in Sicilia) che non venisse assegnato per volontà di questa o di quella corrente.

E’ finita la diaspora democristiana. Forse non è il caso, a 22 anni dalla Svolta della Bolognina, mettere fine anche a quella post-comunista?

42 commenti su “Casini esulta: “E’ finita la diaspora democristiana!””

  1. ha ragione……hanno pure fatto (come berlusca ) acquisti …… bersani, d’alema ,vendola, franceschini ecc … ma l’aquisto più importante e più negativo per il popolo italiano è quello del sig napolitano.. e meglio che chiudete questo Qualcosa di sinistra , non avete niente di sinistra

  2. Beati i monocoli in terra di ciechi, se mio nonno avesse le ruote sarebbe un tram ecc. ecc. Ma cosa volete che dica sempre DC rimane, ci manca solo il Divo Giulio e la pappa è fatta. Intanto dobbiamo disintossicarci dal Berlusconismo, e dai rigurgiti dei peones alla cicchitto e gasparri, orfani in cerca di tutor. Eil PD farebbe bene a cercare finalmente di darsi un’identità di sinistra, perchè stavolta si gioca tutto: ma una ripassatina a Enrico Berlinguer no eh??

  3. Io sono certo che se ora fossero vivi….e passasse davanti ai loro occhi una crisi come questa,gente come Berlinguer,fanfani,moro,pajetta,almirante….avrebbero mandato tutto a fare in culo per salvare il paese e ….fatto qualcosa di sinistra/destra ma assieme…….ognuno abbiamo la ns ricetta e i ns pallini ma ora serve solo uno che unisce e mi pare ci sia e in parlamento gente perbene e con la testa e qua…..mi mi tocco i marroni !!!

  4. Io sono contrario all’alleanza con l’UDC, come sono contrario con quello di Di Pietro, ma andando indietro col tempo anche Berlinguer stava cercando insieme a Moro di unire comunisti e democristiani il cosidetto “compromesso storico” quindi nn facciamo ipocrisia solo x attaccare il PD, xchè allora dovremmo criticare anche Berlinguer.

  5. A tutti coloro che a 4 giorni dalla caduta del governo del maledetto nano di Arcore e che già rompono i coglioni per Monti e il suo governo (che ancora non ha fatto una sega), vorrei ricordare che il sorridente biscione, sta affilando i coltelli per la prossima volta, confidando in tutti gli italiani che come voi, l’hanno già dimenticato. Echecazzo!!! Mi scuso per il turpiloquio.

  6. Le facce sono, ovviamente, molteplici. L’importante è che tiri fuori il Paese da questa situazione.

  7. Tom Joad sono perfettamente d’accordo. Basta leggere qui su fb, in tutti i blog e le pagine anti-berlusca ora non si altro che denigrare questo governo processandolo e condannandolo ancora prima che proponga qualcosa. Pur con tutte le riserve su un uomo legato ai potenti gruppi bancari, ora abbiamo ministri presentabili che non sono certo incompetenti, arroganti e maleducati. Comunque la critica e la protesta se deve esserci ci sarà dopo non a priori. Così si sta facendo il gioco di Silvio che non è affatto fuopri gioco!

  8. Ragazzi la vera l’unico vero residuato bellico della DC (non so se dire purtroppo o per fortuna) è Rotondi, che oggi era affranto perchè finalmente politici autoreferenziali sono stati spodestati da professionisti competenti. E’ lo stesso Rotondi che qualche mese fa diceva “noi guadagniamo solo 4000€ (falso, poi lui era anche ministro guadagnava di più): tagliare le spese della politica è FARE I CONTI DELLA SERVA”.
    Inoltre domani ha detto che non voterà la fiducia…fate voi.

  9. @roberto bebbo fratticci: Guarda che il compromesso storico era ben altra cosa che sposare i democristiani come hanno fatto gli ex comunisti dell’ ex pds negli ultimi anni. Ma la differenza discriminante tra Berlinguer e ghi odierni Bersani, d’Alema, Veltroni ecc. è che il primo parlava di socialismo e i secondi di libero mercato.

  10. Mio nonno, sindacalista, poi perseguitato come antifascista, “anarco-socialista” sin dall’inizio del secolo….diceva sempre meglio socialista che comunusta…..a quando una vera “sinistra democratica Italiana”? senza pregiudizi del passato?….

  11. Mio padre, comunista, confinato all’età di 17 anni all’isola di ponza diceva sempre che essere comunista significava farsi carico dei problemi della povera gente. Il PCI, per quanto l’ho conosciuto io, (dal 1960 fino alla Bolognina) è sempre stato una “sinistra democratica”

  12. Prima di dire chi è meglio fra socialisti e comunisti bisognerebbe capire il momento in cui sono nati e l’evoluzione dei tempi .Il socialismo si è evoluto fino ad arrivare a craxi Il comunismo è rimasto fermo per settanta anni in Unione Sovietica,ma in Italia si è evoluto fino ad arrivare a Berlinguer .chi è rimasto socialista è stato SANDRO PERTINI.Ora fate i paragoni fra Berlinguer Pertini e craxi,la risposta è molto facile c’era già una sinistra senza i pregiudizi del passato e democratica.

I commenti sono chiusi.