Silvio, c’è posta per te!

proprio nel giorno in cui berlusconi festeggia per l’approvazione della sua lettera di intenti da parte dell’Unione Europea è un’altra lettera a preoccuparlo questa volta proveniente dai suoi stessi colleghi del PdL.

 Nella missiva si chiede, infatti, al Presidente del Consiglio di “allargare la maggioranza” per “dare una svolta all’azione di Governo” e riuscire a porre in essere le richieste dell’Unione Europea.

 Viene indicato, come presupposto per questo allargamento, un passo indietro da parte del Presidente verso cui i firmatari si sentono “in dovere con la lealtà e la sincerità che ti abbiamo sempre dimostrato, di rappresentarti il nostro critico convincimento sulla situazione politica dell’attuale maggioranza”, del presidente del consiglio evidenziano i “grandi meriti politici” (quali? – verrebbe da chiedere. forse quello di aver buttato un Paese in mezzo a una strada?) ma affermano che il suo governo si trova ormai “su un binario morto”, non riuscendo neppure ad “affrontare l’ordinario svolgimento dei lavori parlamentari, e tanto meno quindi, di dare quelle risposte, anche molto impegnative sul piano del consenso sociale, che la drammatica situazione economico finanziaria richiede”

La maggioranza attuale “non ha alcuna realistica possibilita’ di vittoria nei prossimi appuntamenti elettorali”.

Emblematico è soprattutto il finale, in cui esplicitamente si esprime la prossimità dell’annunciata crisi:
“Da parte nostra la lealta’, il senso di disciplina e responsabilita’ che abbiamo finora dimostrato, sostenendo l’iniziative del Governo anche quando i provvedimenti non erano in sintonia con i nostri principi e i nostri programmi, non potra’ da oggi essere piu’ garantita in assenza di una forte discontinuita’ politica e di Governo”.

16 commenti su “Silvio, c’è posta per te!”

  1. Qualsiasi cosa o persona che metta in pericolo l’esistenza di questo governo, è da salutare SEMPRE con gioia… forza pure a Dini, allora!!

  2. @marcello: temo che, stante l’età, in galera non ci finirà né ora né mai, a prescindere. Purtroppo.

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