Gli ex-Dc del Pd: rapporto privilegiato con Casini, no a Sel e Idv

Non avevano nemmeno verificato se l’ennesima trappola al Cavaliere avrebbe funzionato (far mancare il numero legale; saltata grazie all’ennesima stampella dei radicali), che già nel Pd l’area ex-Dc che va da Letta a Fioroni parlava di alleanze (mica di programmi, che scherziamo). E loro, sulle alleanze, hanno le idee chiare: no a Sel e Idv, sì a Udc. Che poi significa anche sì a Fli e Mpa. Che gli ex-dl con il Pd volessero provare a ricostruire la balena bianca, era cosa risaputa (scherzate, da un misero 10% sono passati prima al 33 e ora si attestano al 28% nei sondaggi, ovviamente per merito delle strutture dell’ex-Pci). Ora però la strategia è chiara. E il tutto viene giustificato in nome del riformismo. Parola oramai inflazionata, visti i personaggi che se ne riempiono la bocca.

Fioroni, in comunione di interessi con Veltroni da qualche tempo, pone il veto sul modello Vasto, così come fanno Boccia (non si sarà ancora ripreso dalla cocente sconfitta in Puglia) e Letta, nel tentativo di spostare a destra l’asse della coalizione e portare Bersani al suicidio politico. D’Alema, dal canto suo, che di suicidi politici ne progetta a iosa (a cominciare dal suo, tanti anni fa, con la Bicamerale), è d’accordo e si dice pronto anche ad offrire la Presidenza della Repubblica a Casini. Quello che ha candidato Totò Cuffaro in Senato, dicendosi di assumersene la responsabilità politica in caso di condanna (infatti è ancora lì a pontificare sull’immoralità di Berlusconi).

Tutti d’accordo, tutti contenti? No, è probabile anzi che, se per paura di fare la fine della gioiosa macchina da guerra di Occhetto (tutti ad evocarla come un mantra, dimenticando che mancò per un soffio la maggioranza e solo perché sbagliò strategia elettorale a livello di collegio, a differenza di Berlusconi che si alleò con la Lega al Nord e con Fini al Sud), il Pd andrà incontro ad una scissione di proporzioni bibliche. E nel frattempo la rivolta della base è guidata da Ignazio Marino che annuncia di abbandonare il partito, qualora ci si alleasse con l’Udc, lasciando a piedi Sel e Idv.

Insomma, fortuna che poi i tafazzisti sono sempre gli altri.

56 commenti su “Gli ex-Dc del Pd: rapporto privilegiato con Casini, no a Sel e Idv”

  1. L’ex-dc E’ il centrosinistra. Il centrosinistra attuale è più vicino alla corrente “sinistra” della DC che al vecchio PCI

  2. io da vecchio comunista esorto il signor anronio di pietro ed il compagno niki vendola di lasciare l’armata brancaleone del pd ed allearsi fra loro vedranno quanti consensi otterrano almeno tutti quelli che ne ahnno lepalle piene degli ex dc ma cosi rivince berlusconi?

  3. e chi sene frega tanto con casini e la stessa cosa poi mi chiedo con quale coraggio chiedono di allearsi con casini che ha il 6 % mentre idv e sel hanno almeno lotto % ciascuno ma che cavolata e questa? casini e di destra ed eli che sene deve andare riuniamo il vecchio pc in altre forme ma con lo stesso spirito i personaggi ci sono che parlano chiaro e non come fioroni casini rutelli e letta il male della politica ciao

  4. SI DEVE RIFONDARE IL PARTITO DEMOCRATICO… INDIPENDENTE!! CON PIATTAFORMA PROGRAMMATICA POLITICA LAICA A SINISTRA …E CI STARANNO TANTISSIMI !!!!!!!!! CON LA BARRA DRITTA ED IDEE NUOVE CHIARE….SI VINCERANNO LE PROSSIME ELEZIONI !!!! A CASINI & COMPANY, LASCIAMOGLI FARE I SOLITI…CASINI!!!!!!!!

  5. Fin troppo facile parafrasare Moretti ” Bene, continuiamo così, facciamoci del male”.

  6. Gli ex-dc del Pd, anzi tutti gli ex-dc devono andar a morì ammazzati, x il bene dell’Italia…

  7. Era scontato che appena berlusca fosse stato in difficoltà ci sarebbe stato un rimescolamento di carte e che i DC di sinistra sarebbero ritornati a casa loro. Ma il problema non sono “i DC di sinistra” il problema vero sono gli ex comunisti che oramai hanno fatto la scelta del centrismo:

  8. “…che andassero affanculo, …devono andare a morì ammazzati, …mandiamoli al diavolo, …li mando a fare in c…, …il PD è proprio un partito del c…, andate pure a cagare” ANCHE DA QUESTO SI CAPISCE CHE IL PD CON VOI NON C’ENTRA E QUINDI CHE VE NE FREGA! (Mi chiedo anche però cosa c’entra Berlinguer con voi!!!)

  9. A Ignazio Marino, Senatore della Repubblica Italiana, eletto nella lista del PD, che in questi giorni ha detto che se il PD affronta le Elezioni alleandosi con l’UDC, senza il SEL e L’IDV, Egli esce dal PD. Gli voglio rammentare, che essendo stato eletto nelle liste del PD, qualora il PD si alleasse solo con L’UDC, Lui non deve soltanto uscire dal PD ma deve DARE ANCHE LE DIMISSIONI DA SENATORE in quanto è stato eletto dai Cittadini che hanno votato per il PD.

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