Sondaggi, centrosinistra avanti di 10 punti. Maroni: elezioni vicine

L’ultima sberla al Cavaliere non gliel’hanno data né la Lega né la Confindustria, quanto la sua arma preferita, che ora gli ritorna addosso come un boomerang: i sondaggi. Sì, perché da tutte le rilevazioni dei maggiori istituti di ricerca, un dato è fuori discussione: se si andasse a elezioni anticipate, il centrodestra (Pdl-Lega) verrebbe battuto senza sorprese dal centrosinistra (Pd-Sel-Idv).

Un dato allarmante per il Cavaliere, che ha sbottato: durerò fino al 2013, non cadrò certo per gli industriali. Ma il milione e 200mila firme raccolte dai referendari per abolire il Porcellum spinge addirittura Maroni ad affermare senza se e senza ma che qualora il Parlamento cerchi di riformare l’attuale legge, dovrebbe muoversi nel senso proposto dal referendum. Ovvero, cancellare la porcata Calderoli. E non ha dubbi il ministro degli interni sulle elezioni anticipate, che vede sempre più vicine all’orizzonte.

Del resto, se la Lega dovesse rompere l’alleanza col Cavaliere, si potrebbe riprodurre il miracolo del ’96, quando prese oltre il 10%, grazie e soprattutto ai collegi uninominali del Mattarellum, i quali, paradossalmente, accrescevano per i perversi meccanismi di quella legge il peso delle terze forze (si mettano il cuore in pace quelli che pensano che abolendo il Porcellum, si potranno scegliere candidati e coalizioni: la competizione avverrà a livello di collegio e i candidati catapultati nei collegi sicuri torneranno ad essere la prassi, se non si modifica pesantemente il Mattarellum).

Ora, visto che il centrosinistra è al 43% (senza la Fds e socialisti che sono all’1,5 ciascuno e i Radicali che sono all’1), forse Bersani, Di Pietro e Vendola dovrebbero darsi una mossa a mettere su un programma serio per rilanciare un Paese oramai a sovranità limitata e a democrazia a rischio. Magari, come avrebbe detto Bobbio, partendo dal programma più ricco e la riforma più grande di tutte: risolvere la Questione Morale.

23 commenti su “Sondaggi, centrosinistra avanti di 10 punti. Maroni: elezioni vicine”

  1. io ho sempre la paura che anche se vincesse la sinistra, accada come nel 2008..che silvio si compri qualche senatore e faccia di nuovo cascare la sinistra….o che, una volta al governo, non facciano un benemerico cacchio xkè la classe dirigente è sempre quella..sempre quella di fine anni ’90…..sarebbe da mandare a casa tutti (personalmente tutti tranne di pietro e vendola) e ricominciare….

  2. io ho sempre la paura che anche se vincesse la sinistra, accada come nel 2008..che silvio si compri qualche senatore e faccia di nuovo cascare la sinistra….o che, una volta al governo, non facciano un benemerico cacchio xkè la classe dirigente è sempre quella..sempre quella di fine anni ’90…..sarebbe da mandare a casa tutti (personalmente tutti tranne di pietro e vendola) e ricominciare….

  3. si ma se vince la sinistra che si fa?? si comincia a litigare subito o dopo 10 gg? e poi chi fa il presidente…mica Bersani spero!

  4. si ma se vince la sinistra che si fa?? si comincia a litigare subito o dopo 10 gg? e poi chi fa il presidente…mica Bersani spero!

  5. ma per chi, come me,è ancora di Sinistra che senso avrebbe andare alle elezioni ora? per mandare a casa il re nano e far andare su un pd litigioso, povero di idee, indeciso sulle alleanze che dovrebbero andare dai fascisti finiani fino a Vendola e senza una linea politica di centro sinistra.Sarebbe un altro fallimento e servirebbe solo a ridare forza al berlusconismo

  6. Non illudiamoci troppo,però,perchè la fascia di astenuti è del 40% circa,il che vuol dire che i giochi sono aperti e che il centrosinistra deve essere capace di convincere questa larga parte di elettorato di sceglierlo,magari preparando da subito un programma di governo che parta dai bisogni primari della gente e cioè lavoro,diritti,giustizia sociale,pari opportunità per uomini e donne,lotta al precariato…non più quindi giochini di palazzo,alleanze strane e corteggiamenti inutili e controproducenti,ma scelte chiare e coraggiose,ovviamente non nel senso di confindustria,che per coraggio intende la contrazione dei diritti dei lavoratori,quanto per coraggio bisogna intendere la lotta all’evasione ed erosione fiscale e contributiva,lotta alla casta con drastica eliminazione di privilegi,taglio sostanziale dei parlamentari,dimezzamento,liberazione dagli enti pubblici,Rai,banche,consigli di amministrazioni ad ogni livello,dei politici….la politica dia solo indirizzi di governo,poi la scelta delle nomine venga fatta attraverso liste di amministratori fatte per competenza e capacità e non per appartenenza,privilegiando così il merito,per dare a tutti l’opportunità di governance,partendo solo dalle proprie capacità !!Quindi Lavoro,Diritti,Democrazia,Accoglienza,Pace,Solidarietà!!!!

  7. ok. facciamo finta che con i numeri siamo di più e si potrebbe vincere! E poi? se lasciassimo uno con il pallottoliere a fare i conti e tutti gli altri si metterreso SUL SERIO a preparare un programma decente, convincente sbaragliante. E poi magari con il bussolotto del lotto, si trovasse uno che ci mette la faccia a presentarlo e sostenerlo e tutti gli altri lo supportassero, anche con il fazzoletto al naso, forse allora avremo vinto, soltato allora!!!..

  8. Prima ancora delle elezioni e dei sondaggi (di cui in ogni caso non so che farmene: nel 2006 la vittoria di Prodi era data per schiacciante…) la priorità è mandare a casa questo governo. E non c’entra nulla destra o sinistra: questi hanno una credibilità nulla, che tradotto significa tassi di interessi sul debito più alti. La loro permanenza al governo ormai è una tassa che diventa ogni giorno più alta e che semplicemente non possiamo più permetterci!

  9. I sondaggi sono altro che un indirizzo di comportamento e di linea che si dovranno dare i partiti. Concordo in toto con Salvatore, c’è un 30% di astensionismo (i più, delusi da una sinistra frantumata e vagabonda) e circa il 20% di indecisi in quale parte schierarsi. Appunto dicevo: La sinistra si deve ricompattare, tentare in tavoli programmatici, per una soluzione che porti ad una coesione e compattezza, senza bisticciare durante il percorso. Le elezioni potrebbero essere alla porta e noi già siamo in ritardo, quindi; Basta corte a Casini ma lavorare per un nuovo ulivo, selezionando bene e cacciare elementi che in passato scendevano in piazzacontro il proprio governo di cui ne facevano parte. Questa gente, non ha il diritto di appartenere in un vero gruppo di lavoro serio e dedito per i cittadini e la Nazione tutta.

  10. Compagni non siano ancora approdati, ma questo sondaggio mi sollecita un bicchiere di vino alzato al cielo e un brindisi a quelle parti della sinistra (non tutte) che hanno creduto in un risveglio. Forza Compagni c’è tanta strada da fare.

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