Almighty Dollar bye bye

Quando Enrico Berlinguer diceva che “la Questione Morale è il centro del problema italiano” sbagliava per difetto: ad oggi la Questione Morale è il centro del problema mondiale.

Che la crisi economica che sta distruggendo intere economie sia frutto della Crisi Morale profonda che ha attraversato negli ultimi 30 anni l’umanità tutta è fuor dubbio. Ed è il risultato di una politica economica fondata sul neo-liberismo inaugurato da Reagan e portato avanti con sconsiderata allegria anche dalla Sinistra post-comunista.

C’è una frase che riassume bene tutto questo: “Il liberismo è di destra, ma da qualche tempo va bene anche per la Sinistra”, parole di Giorgio Gaber. Che fanno il paio con quelle di Josè Saramago e di Zygmunt Baumann sulla Sinistra che, dopo il Muro di Berlino, non ha la benché minima idea di come far andare avanti il mondo, dopo il fallimento del socialismo reale made in Urss.

Chi trasforma il downgrading in una bocciatura della politica economica di Obama finge di dimenticare che il debito pubblico è il risultato finale di decisioni di spesa accumulate per molti anni, sotto Amministrazioni precedenti e con maggioranze diverse.

La decisione di Standard&Poor’s di declassare gli Usa da AAA a AA+ (un regalino da 100 miliardi per i cinquant’anni di Obama) non è altro che la constatazionenotarile” di un disastro finanziario che è attribuibile in larga parte a George Bush, fautore di due guerre, dei dissennati sgravi fiscali ai milionari (che hanno ridotto le entrate) e di quella deregulation che ha gettato l’economia mondiale nella più grave recessione degli ultimi 70 anni.

Nella storia dell’ascesa e del declino degli imperi, il tramonto delle monete che essi esprimono sono sempre il primo stadio della loro crisi irreversibile. E sono sempre le guerre e la degenerazione delle classi politiche ripiegate su se stesse le cause di questa crisi. Che a furia di essere minimizzata, derisa, sottovalutata, intacca con l’espansione della corruzione e della criminalità organizzata l’intero sistema politico e democratico, portandolo alla disfatta.

La storia offre molteplici esempi, ma, appunto, sembra proprio che il genere umano non riesca ad imparare dai propri errori. Se tre anni fa la politica sembrava aver ripreso autorità e autorevolezza, i fiumi di denaro dei responsabili della crisi affluiti nelle casse dei partiti di destra e di sinistra in tutto il mondo hanno finito per assegnare all’economia della corruzione e dell’illegalità un nuovo primato.

Con l’unico risultato che ora la classe politica è debole, sotto ricatto, incapace di reagire, schiacciata tra elezioni e emorragie di consenso che hanno costretto a smantellare lo Stato sociale e ci hanno fatto sprofondare in un nuovo Medioevo dei diritti conquistati in due secoli di lotte.

Il tutto senza che ci sia più nessuno che difenda i deboli, i diseredati, gli svantaggiati. E il motivo è uno solo: la Sinistra ha abdicato al suo ruolo storico. E non è più percepita come alternativa, soprattutto in Italia.

Dove la crisi di sistema è ancora più pericolosa, rispetto a quella del 1993, perché allora l’alternativa c’era, oggi non c’è nulla di alternativo davvero in campo. E il rischio che, come allora e più di allora, spuntino fuori improbabili uomini della Provvidenza e avventurieri senza scrupoli è talmente forte che è veramente difficile non prevederlo.

Nell’attesa di vedere come si evolverà la situazione, possiamo solo limitarci a dire “Almighty Dollar bye bye”.

27 commenti su “Almighty Dollar bye bye”

  1. speriamo di uscirne presto da questa crisi ma sarà dura certo che tanti anni orsono berlinguer aveva ragione quando parlava di questione morale,per quando riguarda l’america be spero che gli americani siano più inteligenti degli italiani questo loro declassamento viene da otto anni di presidenza bush figlio che a speso soldi per guerre inutili vendendo mezza america alla cina dico questo perchè qui da noi dopo che il cav. andrà via speriamo domani posso solo immaginare i disastri che avrà lasciato il ministro tremonti

  2. La verità è che il sistema capitalistico intero ha miseramente fallito.

  3. Ma il caro, vecchio, socialismo europeo che diceva “il mercato faccia le merci, lo Stato protegga i diritti” che fine ha fatto?

  4. ormai noi operai non abbiamo più diritti ,solo i padroni hanno diritti e ci dettano i doveri con maltrattamenti di ogni genere, i sindacati ci voltano le spalle ,il capitalismo ci da la libertà limitata di parlare ma ci taglia la sanità,le pensioni, la scuola ormai troppa gente è tagliata fuori dai servizi sociali,non abbiamo più da perdere e ribadisco quanto detto sopra altro che diritti civili

  5. Intanto la prima nazione al mondo attualmente è retta da un regime comunista illuminato… e nelle nazioni che hanno dominato grazie allo sfruttamento di altri popoli ed autodenominatesi “democratiche” si va sempre più incontro alla povertà più assoluta del popolo (unica fonte attuale per accaparrare denaro da dividere poi tra pochi (alla faccia della democrazia)

  6. Se l’unione sovietica fosse ancora tra noi, l’occidente affronterebbe la sua crisi in altri modi. Modi che non porterebbero i lavoratori a voler abbattere il muro nell’altra direzione. Per chi stava al di la forse la cortina di ferro era una prigione. Per noi di qua era un argine contro la prevaricazione e il sopruso dei ricchi e dei potenti.

  7. un’altra cosa: il comunismo o il socialismo, intesi come ideologia e pensiero, hanno basi molto distanti da quelle messe in pratica da quelli che sono stati i maggiori paesi comunisti… prima di parlare di Comunismo sciacquatevi la bocca ed andate a rileggere il pensiero ideologico che l’ha fatto nascere….

  8. il comunismo e socialismo ideologico e di pensiero dov’è nei libri? e lì resterà;a Cuba dove curano gratis anche gli americani che non hanno l’assicurazione, imprigionano i dissidenti,il turismo sessuale è economia;la cina dove fucilano i condannati tutti i giorni e ne commercializzano l’espianto degli organi,dove il povero diventa sempre più povero e il ricco straricco,la corea del nord?

  9. COndivido i giudizi sul comunismo CINESE E cubano lo dico da comunista convinto che anche il capitalismo fa le stesse cose solo che le fa con più classe.detto questo non è con un errore che si annulla l’altro se uno sbaglia commettendo lo stesso errore diventa doppio.Visto che il comunismo ha fallito e il capitalismo non è da meno cosa facciamo lasciamo la strada ai movimenti che si organizzano per votare contro poi quando c’è da costruire ognuno dice la sua senza un minimo di sintesi.Diceva Gaber che un idea finchè resta un idea è soltanto un astrazione se potessi lanciare un idea avrei fatto la mia rivoluzione.Berlinguer aveva lanciato una sua idea di comunismo,forse era sbagliata ma aveva fatto la sua rivoluzione.assieme ai tanti compagni che lo hanno seguito e che non hanno tradito il suo pensiero.

  10. COndivido i giudizi sul comunismo CINESE E cubano lo dico da comunista convinto che anche il capitalismo fa le stesse cose solo che le fa con più classe.detto questo non è con un errore che si annulla l’altro se uno sbaglia commettendo lo stesso errore diventa doppio.Visto che il comunismo ha fallito e il capitalismo non è da meno cosa facciamo lasciamo la strada ai movimenti che si organizzano per votare contro poi quando c’è da costruire ognuno dice la sua senza un minimo di sintesi.Diceva Gaber che un idea finchè resta un idea è soltanto un astrazione se potessi lanciare un idea avrei fatto la mia rivoluzione.Berlinguer aveva lanciato una sua idea di comunismo,forse era sbagliata ma aveva fatto la sua rivoluzione.assieme ai tanti compagni che lo hanno seguito e che non hanno tradito il suo pensiero.

  11. la crisi attuale è soprattutto morale, il resto è conseguenza. Cerchiamo di riappropriarci dei valori, manteniamo la parola data, rispettiamo le idee degli altri e valutiamole con obiettività. I nostri nonni erano analfabeti o poco più, ci hanno fatto studiare, adoperiamo la nostra cultura per ribadire i valori veri della vita.

  12. l’egoismo individualista non centra un bel niente – Il costante declino del dollaro è iniziato da quando fu instaurata la Federal Reserve e con la costante intrusione del congresso nel libero mercato. Il mercato deve essere LIBERO per creare un’economia florida e solida,come guarda caso lo era prima del 1913 l’economia Americana. I vari boom ed implosioni successivi sono stati tutti dovuti ad interventismi che hanno forzato le scelte dei consumatori e messo ed invitato le banche a fare prestiti con bassi tassi d’interesse e soprattutto rischiosi, ed al progressivo distacco della valuta dal corrispettivo in oro. Studiate prima di parlà di capitalismo,potreste imparare qualcosa

  13. Vedrete che scherzetti vi combinerà la Banca Centrale Europea,che non è altro che una copia della FED e delle sue politiche assassine, negli anni avvenire nella vecchia Europa..già ha cominciato con l’acquisto dei titoli di stato a rischio..

    se fossi in voi invece di sognare mondi puerili segnati dall’inefficienza totale farei di tutto per emigrare in Canada,Australia,Nuova Zelanda,Norvegia,Svezia o Svizzera. Andatevene dall’area Euro

  14. Chissà perchè Berlinguer viene tirato in ballo solo per la questione morale .Si vede che chi parla cosi non lo ha conosciuto e lo conosce solo attraverso i libri.Credetemi lui era sopratutto un comunista che vi piaccia o no.

  15. La politica liberista di Reaga fu un completo fallimento soprattutto nel secondo quadriennio che doveva confermare e invece smentì le scelte: i surplus creati dalla detassazione dei ricchi furono spesi in Europa, non crearono ricchezza nè occupazione negli USA.

  16. L’andamento dell’economia, delle scelte relative compreso il mostruoso sfruttamento dei Paesi poveri (lasciamo, lasciamo i poveri negri in Congo alle prese con le loro ricchezze sfruttate da altri finchè non vengono disperati in casa nostra a darci una martellata in testa per un tozzo di pane) impongono sempre un ammodernamento dell’organizzazione. Quando negli anni ’70 gli USA dichiararono che il dollaro non era più convertibile, perchè no dovevano disfare La FED

  17. I mezzi tecnici fanno quello che possono, è la questione immorale (a livello mondiale) il nocciolo. Quando abbiamo multinazionali che condizionano pesantemente gli stati, quando in Italia non si riesce a far passare una legge sul fumo (in Commissione rarissimo caso di accordo fra PD e PDL. Fra l’altro darebbe un gettito superiore ai tickets sui farmaci) per l’interferenza della lobby del tabacco, quando non riusciamo ad allinearci con gli altri Paesi cosiddetti evoluti sul testamento biologico, embrione, ecc per l’interferenza costante della finanziaria Vaticano, è questo il liberismo che ci assicura un rorido futuro?

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