Penati: ecco cosa succede a sottovalutare la Questione Morale

Corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti. Tre reati e una tangente da 4 miliardi di lire spalmata nell’anno dal 2001-2002. Non male per l’uomo forte del PD in Lombardia, Filippo Penati, attualmente vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, ma che vanta nel suo curriculum vitae la carica di Sindaco di Sesto San Giovanni, di Presidente della Provincia di Milano, di Capo della Segreteria di Pier Luigi Bersani, oltre ad essere stato l’ultimo sfidante di Formigoni alle Regionali (fu una Caporetto).

Ovviamente Penati è solo indagato, quindi lungi dal definirlo un corrotto, un concussore e quant’altro. Certo è che se una delle personalità congressualmente più forti nel PD viene indagato per reati così gravi, c’è qualcosa che non funziona. Significa che a furia di sottovalutare la Questione Morale e derubricarla a roba per “tafazzisti“, poi tocca alla magistratura mettersi l’elmetto e fare pulizia o quanto meno ristabilire la legalità (una cosa che un politico con la P maiuscola dovrebbe fare senza aspettare che scoppi la Questione Giudiziaria, che non va confusa appunto con la Questione Morale).

Il quadro, riassunto nel decreto di perquisizione, racconta di mazzette (solo promesse o addirittura pagate) per oliare il rilascio di alcune concessioni o per riscrivere secondo criteri decisi a tavolino il documento che regola l’urbanistica del comune di Sesto. Comune di cui Penati è stato sindaco dal 1994 al 2001.

Se i reati contestati risalgono al 2001, almeno due (corruzione e finanziamento illecito) su tre sono andati in prescrizione (siamo l’unico Paese che prescrive reati del genere in tempi così rapidi). Resterebbe in piedi quello di concussione. E, dunque, escludendo che gli sviluppi di oggi siano stati raggiunti attraverso le intercettazioni, appare plausibile che ci sia qualche imprenditore, costretto a pagare, che sta parlando.

Poiché appunto la Questione Giudiziaria (di cui si occupano magistrati e avvocati) è cosa differente dalla Questione Morale (che è competenza di politici e cittadini), è chiaro che per i due reati a rischio prescrizione non si potrà dire “è stato assolto“, soprattutto se poi quei fatti verranno accertati, ma non produrranno alcuna sentenza giudiziaria. Del resto, proprio ieri commemoravamo Borsellino che diceva che la politica non può aspettare la sentenza della magistratura per far politica al suo interno, altrimenti si rischia il corto circuito (a meno che non si voglia dire gli insegnamenti di Borsellino valgono solo al 19 di luglio e quelli di Falcone al 23 di maggio).

Penati, che personalmente non ho mai amato, sin da quando si rifiutò di commemorare i 25 anni dalla scomparsa di Berlinguer (correva per il secondo mandato da Presidente della Provincia e, puta caso, perse rovinosamente), è noto alle cronache anche per aver definito nel decennale della scomparsa Bettino Craxi uno statista, e si era detto pure favorevole all’intitolazione di una via a Milano.

Diceva Penati: “Errori li compiamo tutti. E pensare che in dieci anni non ne siano stati commessi sarebbe fuori da ogni logica.”

Ora, rileggendo quelle parole vecchie di un anno e mezzo, c’è da chiedersi: parlava di Craxi o parlava di se stesso?

25 commenti su “Penati: ecco cosa succede a sottovalutare la Questione Morale”

  1. ma che minchia scrivete!? conosco tanta gente che sostiene craxi e non ha mai rubato! Penati andra’ giudicato per i reati commesi non per queste cazzate che voi valutate come prova di una tendenza a rubare. Le stesse accuse che i razzisti muovono ai rom. Non siete degni di berlinguer!

  2. Con la bolognina si voleva prendere il posto del P.S.I di craxi e ci sono riusciti ora sono loro i collettori delle tangenti destinate ai socialisti craxiani, mentre il pdl è il collettore dele tangenti destinate ai democristiani

  3. Dire che è uno statista e che le sentenze della magistratura (quelle arrivate in terzo grado prima che morisse) non valgono nulla sì. Quanto ai soliti trinariciuti che anziché argomentare, insultano, non riceveranno più risposta. P.S. Paolo Borsellino vale solo al 19 luglio e Berlinguer solo l’11 giugno? Pensavamo dovessero essere messi in pratica ogni giorno dell’anno. EB.IT STAFF

  4. un altro ladro,che sia di sinistra di centro o di destra,ci riepiono di cazzate e merda e c’e’ chi va ancora a votarli oppure a fare manifestazione con loro che nn hanno nessun valore morale,ti chiedo ,vedi la finanziaria,sacrifici loro rubano e salvano i loro diritti

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