Il tifoso è il cancro della Democrazia

Guareschi li chiamava “trinariciuti“, e si riferiva ai militanti del partito comunista dalle cui narici usciva il cervello e dalla terza, posta proprio sopra il naso, entravano le direttive di partito, o meglio, le verità di partito. Poi Montanelli, negli anni ’90, rispolverò il termine, a Muro di Berlino sgretolato, per definire i berlusconiani etero-diretti dal tubo catodico del Cavaliere, a sottolineare come le masse, che siano di destra o che siano di sinistra, si fanno fregare lo stesso da improbabili uomini della Provvidenza.

La realtà è che di fronte alla personalizzazione della politica, spinta proprio dalle televisioni del Cavaliere a partire dagli anni ’80, il cittadino divenuto suddito, culturale e politico, non si può nemmeno più definire trinariciuto, perché le verità di partito non esistono più e, soprattutto, i cervelli sono stati completamente devastati e appiattiti da 30 anni di bombardamento mediatico.

Oramai, in politica, ci sono solo i tifosi. E stanno a destra, al centro e a sinistra. Il tifoso ha un’intelligenza medio-bassa, nonostante magari abbia alle spalle un cursus honorum di tutto rispetto, vive delle illusioni prodotte dalle istituzioni, dei suo riti e dei suoi miti fondanti, è contento di ignorare gli altri e di essere ignorato dagli altri: il suo unico pensiero è adorare e difendere fino alla morte il suo capo carismatico che gli ha dato finalmente un obiettivo, una missione, un senso ad una vita che, di questi tempi, stenta ad avere un senso di fronte alla violenza, all’arroganza, alla prepotenza, alla malvagità insite nell’individualismo e nell’ideologia dominante, che alla fine è quella del liberismo.

I cittadini come clienti dal punto di vista economico e sudditi di quello stesso sistema, che produce paura, ingiustizie, disuguaglianze. Ma al tifoso suddito non allenato a far funzionare il cervello va bene così. E perché mai dovrebbe lamentarsi? Vive dei sogni altrui, desidera quello che hanno gli altri e, soprattutto, il suo capo carismatico gli dà del tu, lo tratta come se contasse più di quello che conta, ovvero zero.

Sarà per eccesso di narcisismo, per “delirio di onnipotenza” (di questo sono stato accusato per aver osato dire queste cose) o semplicemente per il fatto che io agli uomini della Provvidenza non ho mai creduto, che io penso che il problema fondamentale, soprattutto a Sinistra, non sta tanto nella persona Berlusconi, ma quanto nel tifoso di Berlusconi. E dico Berlusconi, ma potrei fare qualsiasi altro nome. Giuliano Pisapia, ad esempio.

Oramai qualsiasi cosa dica o qualsiasi cosa faccia è circondato da un’aurea mitica che sfiora il sacro, tanto che, nella migliore delle ipotesi, se provi a dire la tua che non combacia perfettamente con quello che pensa lui, subito scatta l’insulto, l’aggressione verbale (e a volte fisica) e l’accusa di lavorare per gli Altri, dove gli altri hanno sempre la colpa e sono sempre i nemici.

Il tifoso deresponsabilizzato e totalmente incapace di usare la propria testa è quello che, per esempio, per 15 anni ha criticato il fatto che De Corato fosse vice-sindaco, assessore alla Sicurezza e Senatore, salvo poi difendere a spada tratta Tabacci che ha usato proprio l’esperienza dell’ex-vice-sindaco per giustificare il suo doppio incarico; o che ha criticato per 15 anni la politica degli sgomberi, della repressione, degli spazi negati, degli spray al peperoncino ai vigili o i militari nelle strade, salvo poi, quando l’assessore di Pisapia conferma la strategia fallimentare precedente, dirsi completamente d’accordo con ronde, militari, vigili con lo spray al peperoncino e agli sgomberi delle case vuote occupate da gente che una casa non ce l’ha e non può permettersela.

E’ quello che non voleva Via Bettino Craxi  a Milano e scendeva in piazza contro una vergogna del genere, ma poi se lanci la raccolta firme per una Via a Enrico Berlinguer a Milano ti dice che non si può fare perché altrimenti bisogna farla anche a Bettino; o che, contro ogni evidenza e ogni prova, nega il fatto che la Giunta sia stata fatta col manuale Cencelli alla mano, dove però ad essere scelti sono stati solo gli amici del sindaco, i capi-bastone del PD e di Sel, mentre Idv, FdS e radicali sono rimasti fuori per non “spaventare la città”. (leggere articolo di Alberto Biraghi al riguardo).

E che se ti scandalizzi per il fatto che, proprio in virtù di quell’esclusione delle altre componenti della coalizione dalla Giunta, la Presidenza della Commissione Comunale Antimafia sia entrata nella logica delle spartizione partitocratiche, ti dice che sei il solito estremista, che rompi le palle, che Pisapia va difeso perché sta su da un mese e altre stupidaggini che fanno parte del background culturale del Berlusconismo puro e semplice.

Il dato politico e culturale è evidente: il tifoso la democrazia non la difende. Può riempirsi le parole di libertà di pensiero e di parola, ma non ne fa uso. Può difendere la Repubblica e condannare la corruzione e la mafia che la distruggono, ma se si trovasse di fronte alla scelta tra difendere la Repubblica e difendere il suo capo carismatico corrotto o mafioso, sceglie senza dubbio il secondo. Sempre perché vale la “presunzione di non colpevolezza“, una storiella di matrice craxian-berlusconiana che nel Paese con la corruzione più alta al mondo e la giustizia infarcita di “garantismo” suona di beffa, perché i corrotti in galera non ci vanno mai grazie alla “garantista” prescrizione.

Diceva Bertold Brecht: “Chi non conosce la verità è uno sciocco; ma chi, conoscendola, la chiama bugia è un delinquente.” Ecco, il tifoso perlopiù è uno sciocco, ma questa non è una giustificazione: perché quando rimane tale anche dopo aver saputo la verità è semplicemente un delinquente.

44 commenti su “Il tifoso è il cancro della Democrazia”

  1. blah blah blah tutti moralisti ma nessuno che dice che l’unica possibilità di cambiamento è la rivoluzione VIOLENTA.
    continuiamo a chiacchierare all’infinito, anzi continuate io me ne fuggo all’estero…

  2. perché che rivoluzione vorreste fare voi?
    una manifestazione da 2 milioni di persone x chiedere le dimissioni?
    ci hanno già pensato con il COMPLOTTO TARTAGLIA a prendere x il culo un popolo intero… e tutti condannando il gesto di violenza aaahhahahahahahhh RIDICOLI!! UN POPOLO DI DEFICIENTI!
    cosa vorreste fare? chiedere con molta gentilezza un parlamento pulito??
    NADA… ci ha già pensato beppe grillo con 350mila firme che non risultano ne a schifani ne a nessuno del parlamento, da bersani a di pietro, da vendola a fini, da berlusconi a casini…
    E VOLETE ANCORA FARE I MORALISTI??
    EBBASTA AVETE ROTTO IL CAZZO, L’UNICA VIA E’ ANDARE E OCCUPARE IL PARLAMENTO, IL RESTO SONO CHIACCHIERE…
    MA VISTO CHE VI PIACE CHIACCHIERARE…

  3. NO ALL’ESTERO TROVO CASA LAVORO E DIGNITA’…
    QUI SOLO CHIACCHIERONI E FINTI MORALISTI.

  4. Mattia, se ti fossi preso la briga di leggere l’articolo per intero (cosa che non hai fatto), forse avresti notato che il discorso è tutt’altro che moralista (termine usato dai tifosi più radicali per difendere il loro capo da critiche che sanno essere giuste). In ogni caso, buon viaggio all’estero. Là sicuramente troverai molti che vorranno fare la “rivoluzione violenta”. Già Già. EB.IT STAFF

  5. il tifoso violento? ..e` un delinquente.(non so di che parlate)ma apparte le leggi che non ha fatto il tifos…non capisco : il pensiero contorto nel farsi una logica da giustiziere con una forma autoritaria …..non capisco???.comunque esistono svariate forme di Rivoluzione..ma senza una cultura rivoluzionaria puoi solo tacere!!!…

  6. è quello che dico sempre io a me stesso per primo eppoi anche agli altri. Quando ho votato berlusca nel 90 e qualcosa, perchè lavoravo in proprio e mio papà è un nazista convinto e voleva anzi farmi votare lega nord, povero ignorante, io ho dato il voto a forza italia. Poi mi sono informato della storia politica del pianeta e mi sono reso conto che sti nazisti prendono a modello lo stile medievale dove c’era anche lo ius prime noctis in cui chi si sposava doveva dare la precedenza al signorotto locale su sua moglie, ecc. La lega è questa quà. Poi con la conoscenza della politica internazionale e della storia mi sono pentito, sono stato preso per il culo come ogni tifoso che va allo stadio ogni domenica che non sa che tanto le partite, i campionati, in ogni sport dove girano soldi, sono già decise l’anno prima e si fanno prendere per il culo senza sapere che si prendono per il culo da soli alla fine. Ora senza il rischio di offendere nessuno, posso dire che mi sono liberato di quel peso morale che mi aveva fatto sbagliare a dire viva questo, viva quello, dico solo viva me stesso e chi è consapevole che votando i nazisti della destra italiana si votano gli stessi che hanno provocato e perso la seconda guerra mondiale.

  7. Sono d’accordo con questo articolo. Di più, anzi. Perchè è anni che sostengo la stessa cosa, che il tifo è una malattia. Lo è davvero e lo è in senso politico.
    Parteggiare non è partecipare, non è informarsi, ma la comoda scelta di chi sostiene a parole un esempio, un personaggio, senza però incarnarne i valori e lo stile di vita che esso promuove, sempre che ne promuova.

  8. Mah. Non condivido nulla a partire dai toni. Sciocchi, criminali, intelligenza medio-bassa, ma che cos’è la sagra dell’insulto? E ovvio nemmeno i contenuti. Tabacci mi sembra un buon assessore e l’ho sempre stimato anche quando stava dall’altra parte. Mi sembra un fare le pulci in modo spocchioso quando ancora non c’è stato nessun provvedimento realmente importante. E boh, tifosi? Ma per fortuna tifosi, per fortuna c’è partecipazione, entusiasmo e non la solita colata di nichilismo o rassegnazione. Da quanto mi dice mio padre anche per Berlinguer era la stessa cosa. Adorato dalle masse operaie, criticato dai soliti intellettuali da salotto. Che poi non era infallibile eh, come non lo sarà Pisapia, ma un conto è una critica costruttiva, un conto il solito cinismo da Bar Sport. Tipo Aldo Agroppi quando parlava di calcio e poi andò ad allenare la Fiorentina (scusate ricordi infantili :D). Peccato, mi era sembrata una buona pagina, anche se non sempre in linea con le mie idee. Questa però è stata una bella caduta di stile a parer mio.

  9. @Massimo: non penso si dica questo, ma solo che il diritto di critica va difeso e che se reputiamo che qualcosa e’ sbagliato, dobbiamo farci caso, sia che ci fa comodo o no. Ad es: se fossi stata milanese avrei votato Pisapia, mi sembra che stia facendo cose buone finora, ma effettivamente non mi e’ piaciuto il doppio incarico di Tabacci(persona rispettabile), ma si erano dette cose diverse, no ai doppi incarichi, una politica nuova, no? In piu’ questa storia dell’ assessore che improvvisamente e’ d’accordo con sgomberi, ecc, non la sapevo, approfondiro’, ma non mi piace. E un altro paio di cosette, che, ripeto, approfondiro’, che non mi piacciono… nessuno sta dicendo che la moratti era meglio, assolutamente, meglio Pisapia, ma deve distinguersi dal suo predecessore, e in alcune cose lo sta facendo… e cmq non bisogna avere idoli in politica, ma obbiettivita’ appunto.

  10. @ Mattia: non mi sento di giudicarti, perche’ la situazione italiana e’ insopportabile… l’altro giorno vedevo la Gruber che diceva che i gio vani arriveranno con i forconi… e penso abbia pienamente ragione… sono per la non violenza ma… se continua cosi’ come criticare chi pensa ormai che la violenza sia l’unica alternativa? Un popolo affamato non lo fermi, ed e’ a questo che stiamo arrivando… a quasi un intero popolo affamato… e allora sara’ troppo tardi, ip oenso che sia troppo tardi ogni giorno che si perde… e intanto alnano viene nominato per acclamazione segretario del partito…w l’Italia…

  11. secondo me e’ azzeccatissimo il parallelo: chi non conosce la verita’ e’ uno sciocco (il tifoso con gli occhi ricoperti di prosciutto), chi la conosce e la spaccia per bugia e’ un delinquente (i nostri governanti, anche se alcune volte mi sembrano sciocchi tifosi, i tifosi che, appena appena iniziano a capire qualcosa, la nascondono, diventando complici nella delinquenza)…

  12. Amos, complimenti. Tu sei l’esempio perfetto della giornata: non hai smentito una virgola e acriticamente, di fronte a fatti compiuti, dai ragione a persone che, se fossero state di destra, avresti criticato duramente. Quanto agli intellettuali da bar, la critica lascia il tempo che trova, visto che è chiaro che manco ti sei preso la briga di vedere chi siamo. EB.IT STAFF

  13. Diceva bene Brecht: chi sa la verità e afferma il contrario per non perdere dei privilegi, è un DELINQUENTE ” da incatenare “

  14. QUINDI CHIEDIETEVI IL PERCHE’LO FAREBBE… e soprattutto perche SOLO in italia si farebbere certe scelte… SIAMO UN PAESE TANTO BELLO QUANTO SCHIFOSO! se non fosse per il nostro passato e i suoi personaggi che lo hanno fatto saremmo soprannominati il terzo mondo.

  15. E’ vero sottoscrivo … i militanti sia di destra che di sinistra, ci soprannominano “qualunquisti” ma siamo noi che decidiamo chi deve andare a governare, sbagliando a volte. Vi immaginate un voto ingessato su una persona per tutta la sua vita? I tifosi dei partiti fanno senz’altro male alla democrazia …

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