Pisapia: “Milano tornerà ad essere la Capitale Morale d’Italia”

Due maxischermi, uno in piazza San Fedele e uno in sala Alessi, un altoparlante in piazza della Scala e la diretta web dal sito del Comune. La prima seduta del consiglio comunale dell’era Giuliano Pisapia, che oggi ha giurato da sindaco, si è trasformata in una festa.

Come previsto, Basilio Rizzo, storico consigliere comunale eletto per la prima volta nel 1981 con Democrazia Proletaria, viene eletto Presidente del Consiglio Comunale. Ma gli occhi sono puntati tutti sul discorso di Pisapia. Che non delude le aspettative, almeno nelle dichiarazioni di intenti.

Milano vuole ritrovarsi di nuovo unita intorno a un obiettivo comune.
Milano vuole trasformare il sogno in realtà.
Milano vuole tornare ad essere la capitale morale ed economica del nostro Paese.
E vuole farlo mettendo in gioco se stessa.
Il nostro compito è quello di cogliere e indirizzare questo risveglio civico e di trasformare la volontà di contribuire a questo cambiamento in uno strumento di crescita collettiva.

Insomma, a 30 anni dalla consacrazione di quel modello socio-culturale che verrà ribattezzato “Milano da Bere”, che ha aperto la strada all’egemonia culturale del berlusconismo e ha devastato e continua a devastare l’Italia, la nuova era a Milano passa per la sconfessione di quel modello che qualcuno, anche a Sinistra, ha provato a spacciare per modernità, e il recupero di quella sobrietà, di quell’umiltà e di quell’onestà che sono alla base della politica della Milano Capitale Morale d’Italia.

Basta tangenti, basta affarismi, basta accordi sotto-banco. E soprattutto, basta privilegi. Pisapia comincia a tagliare dalle autoblu: “non vi saranno nel nostro comune, “auto blu”. Abbiamo delle piccole Punto bianche in condivisione… e ne faremo uso con la dovuta sobrietà.”, in linea con quanto già fatto da De Magistris a Napoli (i suoi assessori useranno auto elettriche).

Milano capitale degli artisti, dell’ecologia, della cultura, del lavoro.

Ma Pisapia non rinuncia ad attaccare l’amministrazione precedente e la sua allegra gestione del bilancio: “A proposito di bilancio, non posso esimermi dal dire – e’ il mio un  dovere di trasparenza – fin da subito parole chiare: un primo esame  conferma quanto già i revisori del comune di milano avevano rilevato e cioè che, dal controllo sugli equilibri di bilancio, emerge “un andamento assai negativo delle entrate che compromette l’equilibrio di bilancio sia di parte corrente che dei saldi utili ai fini del rispetto del patto di stabilita.”

La Moratti, presente in Aula (rimarrà a fare opposizione di facciata), non fa una piega e non risponderà nel merito nemmeno nel suo discorso in cui attacca il discorso di Pisapia perché “troppo generico“.

Il clima è buono. Proprio in questo clima e per questa volontà di tornare ad essere capitale Morale, noi abbiamo deciso che DOMANI cominceremo la raccolta firme per spostare via Aldo Moro entro la Cerchia dei Bastioni (in centro… ora si trova in mezzo ai campi e non ci abita nessuno) e, soprattutto, chiedere l’intitolazione di una via/piazza/parco ad Enrico Berlinguer, a 27 anni dalla sua scomparsa. Chiederemo l’appoggio di tutti, abbiamo bisogno di tutto l’aiuto necessario. Non appena sarà nota la nostra iniziativa, i lothar craxian-berlusconiani cercheranno di intimorire il Sindaco e di strumentalizzare in negativo un gesto di amore verso due persone che, insieme, avrebbero potuto cambiare l’Italia e la politica italiana.

Noi andiamo avanti. Voi siete con noi?

46 commenti su “Pisapia: “Milano tornerà ad essere la Capitale Morale d’Italia””

  1. purtroppo di rispettabili in politica ce ne sono pochi.forse perche non ci sono politici ma solo affaristi.

  2. non è necessario essere sognatori per riconoscere a E.B., LE GRANDI RIFORME SOCIALI, OGGI I “COMPAGNEROS PENSANO SOLO A FAR I GUARDONI, PENSARE AI GHEI, PENSARE AI ESTRACOMUNITARI ED A NOI NO’, NO’, NO’ !!!, LO PIGLIASSERO PIU’ DENTRO DEL CULO !!!

  3. potremmo rimettere pure il nome originale al Parco Solari e magari intestare qualche via a: Rosario Livatino, don Puglisi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tanto per dare un segnale, eh.

  4. @gentile: per “capitale morale” non si intende “capitale di moralità”, ma Milano, nel linguaggio giornalistico, era detta “capitale morale” in quanto città trainante per il resto d’Italia – in campo culturale ed economico.

  5. Mi auguro che tale esempio venga imitato in tutta Italia, si può facilmente immaginare di quanto migliorerebbe la nostra economia. Viva PISAPIA. Bravo questo è quello di cui ha bisogno il nostro Paese e non certo di pagliacci e buffoni che abbiamo a guidare l’Italia.

  6. @Loredana: se sapessi quanto costano le auto blu ti renderesti conto di che gran mossa ha fatto….(anche De Magistris ha fatto sta cosa, mettendo a disposizione delle bici…).e poi sono le allodole quelle degli specchietti….cmq io nn mi ci sento allodola e questo provvedimento MI PIACE UN SACCO!

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