Il Memoriale della Repubblica: i poteri occulti che hanno ucciso Moro

La Questione Morale ha aperto la strada al formarsi di poteri occulti eversivi (la mafia, la camorra, la P2) che hanno inquinato e condizionano tuttora i poteri costituiti e legittimi fino a minare l’esistenza stessa della nostra Repubblica
(Enrico Berlinguer)

Trent’anni fa, quando Enrico Berlinguer parlava di Questione Morale, anche nel suo partito lo presero per ingenuo. I socialisti addirittura lo fischiarono, al 43° Congresso del Partito Socialista (tra la folla fischiante l’energumeno tascabile, per dirla alla D’Alema, che ha insultato i precari di tutta Italia l’altro giorno).

Eppure non solo oggi anche economisti di fama internazionale che prima predicavano deregulation a go go, ora ammettono che la corruzione frena la crescita, ma anche politologi che in vita hanno avversato Berlinguer, ammettono che quella che lui chiamava Questione Morale può costituire un pericolo per la tenuta di ogni regime democratico in ogni parte del mondo. Ci sarebbe da esclamare: “Alla buon’ora!”. Anche perché se la storia non la si rilegge consci del fatto che i poteri occulti eversivi che sono nati e alimentano tutt’oggi la irrisolta Questione Morale hanno avuto un peso determinante nella vita politica repubblicana, si rischia di commettere gli stessi errori.

Leggo sui giornali della P4, dopo aver letto l’estate scorsa della P3. Eppure dopo aver letto il libro di Miguel Gotor sul “memoriale” di Aldo Moro, steso nel buio della prigione brigatista per rispondere agli interrogatori dei suoi aguzzini, capisci che le facce, anche se consumate dal tempo e dalla corruzione, sono sempre le stesse. È sempre la solita P2.

Quando finisci di leggere il libro di Gotor, ne esci letteralmente stravolto, ma ti aiuta ad aggiungere un tassello, quel tassello che prima ti mancava per provare ad interpretare quel mosaico ancora pieno di tasselli mancanti della storia politica italiana dal dopoguerra ad oggi. Anche se i tasselli che mancano sono troppi, tra la certezza che l’intelligence di mezzo mondo voleva far fuori Berlinguer (come ho scritto qui, facendo un resoconto delle ultime carte non più coperte da segreto di Cia, Kgb e servizi segreti britannici) e che la morte di Moro faceva comodo a molti, forse riesci a farti un’idea più ampia del ruolo di quei poteri occulti eversivi di cui parlava Berlinguer.

Il principale merito del libro di Gotor è quello di sgombrare il campo dalle interpretazioni più grossolane e complottiste, senza l’impossibile pretesa di sbrogliare l’intera matassa, ma limitandosi a inanellare fatti, date e soprattutto strane coincidenze una dietro l’altra.

Non sapremo mai, forse, dove si trova l’originale autografo di quel memoriale, con i suoi indicibili segreti di Stato, ma Gotor lavora su due incomplete tranche di fotocopie rinvenute, non casualmente, nello stesso covo milanese, a distanza di dodici anni l’uno dall’altro.

E solo da quei dati parziali viene fuori non solo il ruolo di governanti, alti ufficiali, 007, massoni, informatori, giornalisti, faccendieri, capi terroristi e bassa manovalanza, fra cui l’onnipresente Gelli (alla faccia di chi ancora lo ritiene un golpista da operetta!). C’è anche l’ampia area di contiguità alla lotta armata, «un network relazionale, in cui sovversione, amicizia, interessi accademici e pulsioni familiste formano una miscela dall’inconfondibile sapore italico».

È questo forse il risvolto più agghiacciante dell’indagine di Gotor: una splendida cartina di tornasole, con nomi e cognomi, di quanti all’epoca civettavano con i guerriglieri, salvo poi, a guerra finita, beneficiare di splendide carriere borghesi, nel giornalismo, nell’università e nell’industria.

La verità è rivoluzionaria, diceva Pasolini. Chissà se un giorno la rivedremo riaffiorare.

32 commenti su “Il Memoriale della Repubblica: i poteri occulti che hanno ucciso Moro”

  1. grande serata ieri sera al palacongressi di Riccione, con ospite la figlia di aldo moro, consiglio a tutti, se non l’avete già fatto, di cercare la replica della diretta di rainews 24… viene riassunto molto bene il concetto esposto nel post e anche molto di più…

  2. grande serata ieri sera al palacongressi di Riccione, con ospite la figlia di aldo moro, consiglio a tutti, se non l’avete già fatto, di cercare la replica della diretta di rainews 24… viene riassunto molto bene il concetto esposto nel post e anche molto di più…

  3. leggete Doveva morire, libro di Ferdinando Imposimato …vi aprirà gli occhi!

  4. ormai i documenti sono noti e quello che vi si legge e’ agghiacciante i personaggi responsabili sono ancora li’ a governare o a tramare altri golpe,i giornalisti che intervistavano i terroristi quando tutto e’ crollato hanno fatto sparire ifogli con le interviste,i servizi segreti che sapevano ma che tacevano anzi fomentavano,questa non e’ fantapolitica ma si puo’ leggere tutto sui documenti autentici,ma in che razza di paese viviamo?Io temo per il futuro di mia figlia perche’ questi pur di non mollare piuttosto fanno saltare per aria anche il duomo di milano(estremizzando) per questo lottero’ sempre contro gli approfittatori,quelli che salgono sempre sul carro dei vincitori per poi essere tra i primi a saltare giu’,contro i poteri occulti,contro quelli che gli uomini scomodi ma onesti li fanno fuori,loro non mollano ma nenache noi.

  5. Chi difendeva Berlinguer e la sua politica finì anche per essere chiamato “Jena berlingueriana”

  6. tra i complottisti, non dimenticate la democrazia cristiana, specialmente quella canaglia di senatore a vita che morì troppo tardi e che da gran bugiardo non disse mai la verità nelle interviste tv,portandosi i segreti nella fossa…

  7. La dc decretò la sua morte, forse l’unico che voleva salvarlo era Zaccagnini. C’è ancora un senatore a vita vivente che ne sa molto sulla morte di Aldo Moro ma credo che abbia tutto l’interesse a portare i suoi segreti nella tomba che tarda ad arrivare.

I commenti sono chiusi.