Renzi dice NO all’acqua pubblica

 

“I miei sono tre sì e un no”, dice al fattoquotidiano.it. “Vado a votare, ovvio, ma decido io. L’obiettivo non è raggiungere il quorum? Ci sono. Ma siccome quella che si vuole abrogare è unalegge del 2006, governo Prodi, e firmata dal ministro Di Pietro, dovevamo riflettere allora. Come dissi anche io che non ero da un’altra parte, ma nel Pd. Oggi quella legge mi comporterebbe andare a chiedere qualcosa come 72 milioni di euro ai fiorentini, e non posso permettermelo”. Ma sarebbero i gestori privati a chiederlo, in realtà. “In teoria, poi nella pratica sarebbe come dico io, perché la faccia è la mia. Io ho iniziato un lavoro che non posso mandare all’aria e riguarda una cosa molto seria come la depurazione dell’acqua dove a Firenze come nel resto d’Italia siamo indietro di qualche decina d’anni rispetto all’Occidente. Se il Pd cambia idea a seconda del vento che tira non è un problema mio. Io continuo sulla strada della coerenza”.

Fonte: Fatto Quotidiano

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