Se a New York il Pd vota per Mattia Calise

I sostenitori del Partito Democratico a New York non hanno dubbi: il loro pieno sostegno va a Mattia Calise, candidato 5 stelle del Movimento di Beppe Grillo. Posizione da radical chic, come l’hanno subito bollata qui in Italia, o maturità politica, intesa come dialogo verso i delusi?

E dopo Enrico, il Pdl se la prende con Bianca

Contrinua la crociata del Pdl contro i Berlinguer. Dopo l’accusa ad Enrico “che non era una persona onesta”, i berluscones, stavolta per un giornalista minzoliniano, diffondono un dossier al vetriolo contro la direttrice del Tg3. Che annuncia querela. Però, intanto, la diffamazione continua.

E ora, Massimo, che si fa? Si dice qualcosa di sinistra?

Avere vantaggi nell’assegnazione e nella gestione delle intercettazioni per conto delle procure. Appalti che sarebbero dovuti arrivare da società legate al gruppo Finmeccanica. Per questo l’imprenditore Pio Piccini racconta ai pm di avere finanziato la Fondazione Italianieuropei, che fa capo a Massimo D’Alema. I Berluscones esultano: “Siamo tutti uguali.”

Il Palasharp si svuota con Berlusconi

Solo in 4mila al Palasharp per il premier (6000 in meno rispetto alla manifestazione di Libertà e Giustizia per le sue dimissioni). E quando comincia a riattaccare la sinistra e la magistratura, il Palasharp si svuota. Che sia un segno che anche i berluscones non ce la fanno più di lui?

Berlinguer doveva morire

Da file finora segreti di Cia, Urss e Sisde emergono carte scottanti: l’intelligence di mezzo mondo voleva Berlinguer morto. A Sofia i sovietici quasi ci riuscirono, mentre gli USA avevano ben cinque ipotesi di intervento, tra cui un golpe armato. Berlinguer, insomma, doveva morire.