Pisapia: “Abbiamo già cambiato Milano”

Arcobaleno doppio. Doppio temporale (mattutino e pomeridiano). Addirittura la grandine. Tuoni, fulmini, pioggia come mai da due settimane (data dell’ultimo concerto in Piazza Duomo). Una costante la pioggia nella parabola politica di Giuliano Pisapia: sin da quando, l’8 settembre 2010, alla Libreria del Mondo Offeso, presentò la sua candidatura in Zona 1. E pioveva anche il giorno delle primarie. Pioveva due settimane fa. Pioveva oggi. Della serie: candidato bagnato, candidato fortunato.

“Mediolanum”, la città al centro. Questo significa Milano. Ora però non è più al centro da molti anni. “Coperta da una corte di mestizia, che fa rima con Letizia“, scherza Pisapia. Che ne è convinto: “Milano è ancora al centro dell’Europa, ma soprattutto al centro del cuore di noi Milanesi.”

Milano è cambiata, Milano sarà liberata“, così Pisapia. Che promette: “Da martedì cambieremo Milano, ma non dovete lasciarmi solo, perché io cambierò Milano solo se ci sarete voi.” La gente urla dalla piazza “Giuliano LIBERA, LIBERA, LIBERA Milano.

E a proposito delle accuse di non essere moderato: “Non capisco cosa significhi sulle loro labbra la parola moderata, ma se loro mi chiedessero cosa significhi, io risponderei con le parole di Don Milani: il problema degli altri è uguale al mio.

Quello che noi vogliamo è differente da quello che vuole il centrodestra, perché la nostra ambizione è quella di fare della società un posto migliore per tutti, mentre per loro è trovare un posto migliore in società.”, e la piazza viene scossa da un boato. “Io mi considero, come diceva Danilo Dolci, un utopista, che cerca di tradurre l’utopia in progetto. Non mi domando se sia facile o difficile, mi faccio la domanda se sia necessario o no. Noi abbiamo trasformato l’utopia in realtà.”

Dobbiamo smetterla di pensare che per vincere bisogna rincorrere le loro proposte. Per vincere dobbiamo pensare alle nostre proposte, ai nostri ideali, AI NOSTRI VALORI.“, scandisce Pisapia.

Da Milano cambia l’intero Paese. Dobbiamo portare tutti a votare, anche gli indecisi, anche se dubito che ce ne siano, vista questa piazza, ma soprattutto visto quello che è successo in questa piazza ieri sera.”, dice Pisapia, alludendo alla figuraccia della Moratti di ieri sera.

Noi dovremo ritornare a votare il 12 giugno per i referendum.”, ricorda poi Pisapia. “A Milano dobbiamo far vincere i 5 referendum ambientalisti; l’acqua è un bene comune, non ce la scipperanno; il nucleare è un pericolo, un dramma, una tragedia comune; l’aria pulita deve diventare una realtà da donare a Milano e ai milanesi; la sicurezza si attua con la giustizia per tutti, quindi no alle ordinanze coprifuoco, no alle politiche forcaiole della destra, noi crediamo nell’uguaglianza, nella solidarietà, BASTA con il razzismo, BASTA con la guerra, BASTA con la fame nel mondo.

E attacca la Destra sulla cultura: “La cultura sia un motore di idee e di stimoli. Qualcuno ha detto che con la cultura non si mangia, ma noi gli rispondiamo che l’Italia è una superpotenza della cultura e Milano ne sarà il cuore. Mi hanno detto che parlare di cultura a Milano è da matti, ma allora SIAMO matti, io e tutti quelli che mi hanno votato.

E ricorda la satira sul web: “Pisapia ha incastrato Roger Rabbit” e “Pisapia ha rapito Gigi D’alessio“. “Quando martedì ci sveglieremo, finalmente potremo dire: “ci piace stare qui a Milano” e dopo ci piacerà ancora di più.

Domenica e lunedì andiamo a votare“, conclude Pisapia, “perché noi abbiamo la fortuna di avere sia l’ottimismo della volontà e l’ottimismo della ragione. E per questo vinceremo.

40 commenti su “Pisapia: “Abbiamo già cambiato Milano””

  1. è vero! è già cambiato…il solo fatto che per questi giorni non si sia parlato solo di Lui e dei suoi processi ma anche della…sua paura di perdere il dominio del comune di Milano!!!

  2. Siamo noi che cambiamo le cose! Eleggendo persone come Pisapia, quindi un grazie non solo a loro, ma un grazie anche a noi che iniziamo ad aprire gli occhi e la mente!

  3. Purtroppo con molto dolore mi spiace dirlo c’era anche Bryan Ferry…per me una leggenda ai tempi dei roxy music…un dispiacere enorme vederlo sul palco cantare per Letizia Moratti…

  4. LOS INDIGNADOS – GLI INDIGNATI
    “Somos personas normales y corrientes. Somos como tú: gente que se levanta por las mañanas para estudiar, para trabajar o para buscar trabajo, gente que tiene familia y amigos. Gente que trabaja duro todos los días para v…ivir y dar un futuro mejor a los que nos rodean. (Siamo persone normali e comuni. Siamo come te: gente che si alza ogni mattina per studiare, per lavorare o cercare occupazione, gente che ha famiglia e amici. Gente che lavora per vivere per dare un futuro migliore ai propri cari.”). IDIGNAMOCI ANCHE NOI ITALIANI E MANDIAMO A CASA IL NANO PIDDUISTA E LA SUA CONGREGA DI TROLLS – ESCORT E LACHE’ – IL VENTO STA CAMBIANDO .. E CANDO SI PESAT SU BENTU EST PRETZISU BENTULARE – PROCURADE MODERADE BARONES SA TIRANNIA.

  5. Mr Obama,contro i giudici e i comunisti Bat Man e Ghedini non bastano più, la prego mi mandi in aiuto i Fantastici 4!

  6. E’ stato un trauma per tutti i leghisti:prima Gigi D’Alessio,e dopo la sua rinuncia Iva Zanicchi ha cantato”PRENDI QUESTA M(IL)ANO, ZINGARA!”Dopo di che un formigoni in versione psichedelica, grazie alle sue famose camicie,ha provato a rimediare alla serata!

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