L’Italia s’è desta: Miracolo Rosso a Milano

Ora che sto scrivendo, i dati reali dal sito del ministero dell’interno, con 1.089  su 1.251, danno Giuliano Pisapia al 48,09% con 272.139 voti e Letizia Moratti al 41,53% con 235.054 voti. Uno stacco di 6,56 punti percentuali, alias 37.085 voti di scarto tra le due coalizioni. Un dato storico, che è destinato ad aumentare, e che suona come uno schiaffo in faccia a Silvio Berlusconi e alla Lega, che nel capoluogo lombardo perde oltre il 4% rispetto all’anno scorso. Ancora più significativo, se pensate che sono 20 anni che una coalizione di centrodestra non andava al di sotto del 50%. Ma non è vero che la coalizione di governo perde colpi solo a Milano.

In 14 capoluoghi su 15, infatti, la Lega perde oltre un terzo dei suoi elettori (dato 2010) e cresce solo a Bologna, mentre il Pdl perde oltre il 40% dei voti e cresce solo a Novara.

A Torino vince Piero Fassino con oltre il 56%, raccogliendo l’eredità di Sergio Chiamparino (un in bocca al lupo, sperando non giochi a scopone scientifico con Marchionne anche lui).

A Bologna vince Merola con il 50,5%, mentre il Mov.5Stelle prende il 9,44% dei voti (sarà un dato su cui il Pd, a meno di non voler insistere sulla miopia, dovrà riflettere).

A Napoli vince la buona politica di Luigi De Magistris, che prende il 27,16%, sul nominato Morcone (che si ferma al 19,8%) e va al ballottaggio con Lettieri (che si ferma al 38%). Notare che nel confronto interno al centrosinistra, De Magistris prende 11 punti percentuali in più della coalizione che lo sostiene (Idv+Federazione della Sinistra si fermano al 16,6%), mentre Morcone prende il 3,48% in meno rispetto alla coalizione che lo sostiene.

E’ presto per fare delle riflessioni complessive, ma il dato politico rilevante è sotto gli occhi di tutti: il Terzo Polo non è decisivo da nessuna parte, il popolo del centro-sinistra ha premiato la scelta dell’Unità delle forze storiche della Sinistra, ma, soprattutto, ha bocciato le scelte di vertice. Giuliano Pisapia, fosse stato per il Pd, non sarebbe mai stato candidato: vuoi per la zappa sui piedi della Moratti, vuoi perché Pisapia ha dato un’immagine di sè onesta e pulita (e si è dimostrato credibile come alternativa), oggi noi ci ritroviamo a festeggiare, come popolo della Sinistra, un risultato straordinario.

Noi, nel nostro piccolo, faremo del nostro meglio nei prossimi quindici giorni affinché il “Miracolo Rosso” si compia totalmente. Continuate a seguirci e, ai milanesi, rivolgo un appello: mobilitatevi. Fra 15 giorni si decide il destino del Paese.

25 commenti su “L’Italia s’è desta: Miracolo Rosso a Milano”

  1. oh Bella Ciao bella ciao ciao ciao…..una mattina mi sono svegliata e ho trovato l’invasor………….

  2. Non mi piace dipingere di colori ideologici questi risultati. Tanti elettori che ieri/oggi hanno dato il loro voto a Pisapia non apprezzerebbero sentirsi parte di una vittoria rossa, ma parte di una vittoria responsabile e che vuole il cambiamento in meglio. Ce l’ho dirà che c’è pericolo della sx che avvanza abbastanza Berlusconi in questi giorni prima del ballottaggio, lui strumentalizza sempre le tramontate ideologie. Che sia chiaro: Berlinguer è stato un grande uomo di sinistra! Cioè, La Storia è storia da non dimenticare!

  3. …. ma perchè ce gente che deve dare un colore a tutto, oramai non esiste più la destra o la sinistra, i rossi o i neri, la distinzione vera è tra poveracci e straricchi !!! se valgono i voti delle persone i poracci vincerebbero sempre !!!!!

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