Moratti: “Pisapia ladro di auto”

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Meno male che Berlusconi sabato l’aveva detto: noi siamo liberali e non ci sogniamo nemmeno di andare a contestare gli altri ai loro comizi (nel frattempo il contestatore, un anziano, veniva trascinato fuori dal Palasharp e preso anche a calci). Abbiamo già scritto qualche giorno fa di come i sostenitori di un candidato del Pdl, Matteo Forte, inserito nella lista in quota CL, abbia gentilmente trattato una signora che volantinava per il Movimento 5 stelle.

Signori, milanesi e non, oggi la realtà dell’anima liberale del paese ha dato sfoggio del peggiore del loro istinto: la calunnia senza diritto di replica. Eppure i signori del Pdl dovrebbero ben sapere quanto sia scocciante essere calunniati (a parer loro), come puntualmente Berlusconi ricorda agli italiani quando deve recarsi a processo. Ma la differenza sostanziale è che Berlusconi entra in un’aula di tribunale e può dire la sua, stamane a Giuliano Pisapia ciò non è stato permesso.

Stamattina infatti si è svolto negli studi di Sky il confronto fra i due candidati sindaci dei due schieramenti principali, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia appunto.  L’incontro era cominciato nel migliore dei modi, con fair play da ambo le parti, ma la vigliaccheria della destra emerge a fine confronto.

Spetta alla Moratti l’ultima parola e la situazione è troppo ghiotta per non sfruttarla, come già era accaduto al premier nell’ultimo confronto prima delle elezioni del 2006, quando come ultima frase disse: “abolirò l’Ici sulla prima casa”, colmando de facto quel vantaggio che avrebbe permesso al centrosinistra e a Romano Prodi una facile vittoria. Berlusconi almeno fece una proposta, Letizia invece fa la vigliacca: conscia di avere l’ultima parola, inchioda Pisapia con una calunnia, infamante senza vergogna poiché sa benissimo che l’avversario non potrà replicare.

Letizia tira fuori infatti una storia vecchia che riguarda Pisapia, una storia di un presunto reato da lui commesso: “Porterò avanti nei prossimi cinque anni – ha detto il sindaco – una politica moderata. La mia esperienza di manager, la mia famiglia confermano ampiamente che sono una persona moderata, a differenza di Pisapia che dalla Corte di Assise è stato giudicato responsabile di un furto di veicolo che sarebbe servito per un sequestro e un pestaggio. Poi il reato è stato amnistiato”.

Pisapia prova a replicare: è indignato ed esterrefatto per la mossa di Letizia, un vero furto con scasso andato in onda negli ultimi 30 secondi utili del confronto. Sbotta “è una calunnia” e “tutto questo è vergognoso”, ma non può più replicare. Un brevissimo faccia a faccia con la Moratti prima della stretta di mano conclusiva, che Giuliano si rifiuterà di dare,  facendo intendere che la questione non sarebbe finita lì. Avrebbe dichiarato poco dopo che un’eventuale decisione a proposito sarebbe stata presa dopo la fine della campagna, ma dalla fan page del candidato sindaco di centrosinistra si annuncia che si procederà alla querela per diffamazione aggravata.

Vedendo i fatti, lo stesso Pisapia citò l’episodio il 21 marzo scorso mentre si trovava in visita al Beccaria, ricordando quando lui si trovò quattro mesi e mezzo dietro le sbarre per un errore giudiziario. Pisapia, amnistiato per il reato imputatogli, è ricorso in appello trovando l’assoluzione per non aver commesso il fatto.

La realtà dei famosi liberali è questa: usare mezzucci ignobili e vigliacchi pur di sopraffare l’avversario: ricordo ancora una volta che la Moratti ha sfruttato il fatto che Pisapia non potesse più replicare e ha usato gli ultimi 20 secondi disponibili per lanciare la calunnia. Milano non merita un sindaco bugiardo e meschino, che mentre calunnia gli avversari, mentre i suoi sostenitori malmenano donne con bambini, riesce a trovare il tempo per promettere una via al corruttore latitante Bettino Craxi.

Noi questa Milano non la vogliamo più, il 15 e 16 maggio occorre fare qualcosa di sinistra: cacciare questi cialtroni

25 commenti su “Moratti: “Pisapia ladro di auto””

  1. La “signora” Moratti ha governato la città di Milano pensando solo ai CAZZI suoi, ha RUBATO tutto ciò che poteva dalle casse comunali, ha regalato potere, ricchezze, case e appartamenti a parenti e amici del suo clan e ha fatto entrare una caterva di CAMORRISTI e di PUTTANE nella politica milanese … ma un pò di vergogna no?

  2. Questi fanno loro il detto biblico:la pagliuzza negli occhi degli altri-tra l’altro inesistente- e la trave nei loro.

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