E dopo Enrico, il Pdl se la prende con Bianca

Un documento colmo di accuse e aneddoti contro Bianca Berlinguer, messo assieme da un giornalista del Tg1 di Minzolini. Nella Rai dei lunghi coltelli, è l’ora dei dossier. A batterla è il “Libro Bianca” fatto circolare da Stefano Campagna, volto del Tg1 e membro dell’esecutivo dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.

E dopo l’attacco ad Enrico Berlinguer targato Carlucci e soci (nella più ampia strategia contro i libri di scuola comunisti), ecco arrivare un dossier contro Bianca Berlinguer, stavolta da parte di un anonimo giornalista del Tg1, tale Stefano Campagna, minzoliniano di ferro.  

Le fonti delle presunte prepotenze? “notizie da diversi colleghi, che supplicano l’anonimato”. Quindi, non riscontrabili, ma il giornalista le ha messe comunque nero su bianco perché a suo dire “l’Usigrai non può occuparsi solo del Tg1, girando la testa dall’altra parte quando i problemi riguardano situazioni politicamente imbarazzanti”. Così ha provveduto lui, che pure si dice “contrario al dossieraggio stile ex cdr Tg1”, diffondendo le presunte indiscrezioni “a uso interno”. . Così parte accusando la Berlinguer di aver omesso nel tg l’iscrizione sul registro degli indagati dei presidenti dell’Associazione bancaria italiana e del Monte Paschi di Siena, così come l’arresto di un consigliere regionale siciliano del Pd e la condanna di un consigliere regionale democratico in Campania a quattro anni di carcere, per violenza sulla compagna e sulle figlie minorenni. Si legge poi di membri del cdr, promossi dalla Berlinguer perché l’avrebbero “accompagnata” alla direzione, e di una redazione in rivolta per i suoi metodi autoritari. Spazio anche per un fuori onda: “La conduttrice rivolgendosi al leader del Pd (Bersani, ndr) finisce la domanda con invito perentorio a rispondere  sì o no. Bersani con imbarazzo risponde argomentando ma finita la diretta sbotta: “Risponda con sì o no lo dici a tua sorella”. Il cdr non ha bisogno di delegare la tutela sindacale della testata a Stefano Campagna. Invitiamo il collega a non utilizzare l’alibi della tutela dei lavoratori, in quello che sembra un maldestro tentativo di difendere la direzione della sua testata”.

Peccato però che il dossier abbia fatto il giro di redazioni, dirigenti Rai vicini al centrodestra e rappresentanti sindacali. In tanti hanno letto le bordate contro la Berlinguer, apostrofata come la “zarina” e la “direttorissima”. “Per par condicio, dopo il libro bianco su Minzolini, qualche nota da sviluppare sul Tg3” confessa Campagna

La Berlinguer ha già detto che ricorrerà in tribunale e sporgerà querela. Intanto un comunicato del cdr del Tg3 recita: “

Insomma, dopo Enrico, accusato di non essere una persona onesta, il centrodestra ora si rifà sulla figlia. Siamo sicuri che, se di cognome avesse fatto Craxi o Berlusconi, non avrebbe ricevuto lo stesso trattamento. Ma è solo un’ipotesi.

27 commenti su “E dopo Enrico, il Pdl se la prende con Bianca”

  1. sono delinquenti.sono anni che non guardo più i programmi di mediaset.nemmeno il tg 1.bastardo,lui,i suoi servili leccaculo e chi continua a votarlo.

  2. Questa gente non sa a che aggrapparsi. Sono soltanto capaci di infangare come il loro padrone e signore.
    Questa situazione non durerà a lungo. Abbiano paura ‘ché sono arrivati alla frutta, Maledetti

  3. non mi modero, ci hanno rotto abbastanza. Il loro fango li deve ricoprire. B. è un delinquente come lo era craxi. non toccate berlinguer, prima di parlare di lui pulitevi la bocca, invidiosi che era amato e onesto veramente….

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