Scudo fiscale Made in UK: sono pazzi questi inglesi

Sono pazzi questi inglesi. L’ultima notizia è che è stata siglata un’intesa tra la Svizzera e la Gran Bretagna per quanto riguarda i capitali inglesi illegalmente detenuti all’estero. Intesa che, a detta del Financial Times, è una mezza vittoria per il governo di David Cameron, ma a ben vedere gli analisti di uno dei maggiori quotidiani economici del mondo non ha fatto il confronto con quanto è successo in Italia, dove lo Scudo Fiscale è semplicemente servito alla criminalità organizzata per ripulire denaro sporco e rimandarlo subito all’estero, grazie all’anonimato, mentre normali evasori fiscali per milioni di euro (si fa per dire) si sono messi in regola pagando il 5% di quello che avevano nascosto all’estero. In barba a chi per anni (cittadini, lavoratori e persone oneste) ha sempre pagato il 50%.

Ed è proprio il 50% che Londra farà pagare agli evasori fiscali, più una multa una tantum per sanare tutte le tasse non pagate in precedenza. E se in Inghilterra la vedono come una resa di fronte ai paradisi fiscali (che dopo 3 anni di strali da parte della comunità internazionale rimangono sempre lì, illesi, propseri e operanti), se in Italia avessimo adottato una cura del genere, ora non dovremmo affrontare la più massacrante manovra correttiva della storia italiana, ovvero 40 miliardi che, visto il governo che ci ritroviamo, verranno presi tutti da scuola, università, ricerca, lavoro, stato sociale, diritti. Lasciando intatti privilegi, sprechi e indecenze insopportabili che logorano lentamente la Repubblica, portandola nel baratro.

Facciamo due conti. Dal luglio del 2009 gli evasori (illegali per definizione, ma tra loro c’erano anche le mafie) hanno rimpatriato 104,5 miliardi di euro pagando una misera aliquota del 5%, senza l’applicazione di alcuna penale o sanzione. Alle casse del Tesoro lo scudo ha fruttato 5,6 miliardi di entrate. Se si fosse seguita la strada inglese, avremmo portato a casa 10 volte tanto. 15 miliardi di euro in più di quanto l’Europa ci chiede per correggere i nostri conti. Qualcuno dirà: ma nessuno avrebbe rimpatriato. Certo, ma lo Scudo Fiscale non si limitava solo a far rimpatriare i capitali sporchi, mandava anche in fumo processi in corso da anni che stavano giungendo a conclusione e che avrebbero riportato, facendo pagare qui sì il 50%, le penali e tutto il resto, miliardi nelle casse statali.

E con un debito pubblico che sfiora i 1900 miliardi di euro, certo non ci avrebbero fatto schifo. Ma si sa, a pagare sono sempre gli stessi: i lavoratori.

18 commenti su “Scudo fiscale Made in UK: sono pazzi questi inglesi”

  1. beh, l’una-tantum è comunque una cosa infame. meglio che in Italia, ma comuqnue infame. c’è da dire che se facevamo così in Italia, non tornava nessuno (con la nostra guardia di finanza? sonni tranquilli :)), quindi quei miliardi andavano comunque recuperati da qualche altra parte.

  2. Pensate poi se questo genio della finanza (più che altro era il genio a cui si affidavano i maggiori evasori fiscali) dovesse essere candidato come premier. Dalla padella alla brace. Speriamo che gli italiani si sveglino dal loro quasi ventennale sonno……. e inizino finalmente a ragionare!

  3. Caro Edoardo, a questa maggioranza piace far pagare le tasse ai soliti noti. E mi sembra di ricordare che anche quegli altri della sinistra non scherzassero. Abbiamo un debito pubblico che prima o poi ci stroncherà, intanto tutti i figghi di bbbuttana che si sono alternati al governo hanno goduto e godono di grosse pensioni e privilegi. E nessuno dei governi insediati a palazzo Chigi, nel dopo guerra, si era proposto di fare il bene dell’Italia, a parte De Gasperi.Tutti gli altri si sono preoccupati di sistemarsi bene. E ci sono riusciti. Mentre noi ci azzuffavamo su destra e sinistra.

  4. lo scudo fiscale italiano, e conosciuto anche come “SCUDO DISUMANO”,protegge i disonesti e ignora tutti gli altri!

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