L’eterna strage sul posto di lavoro

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Oltre 400 famiglie quest’anno non festeggeranno il 1° maggio. Dall’inizio dell’anno sono venuti a mancare all’affetto dei propri cari 192 lavoratori sui luoghi di lavoro e oltre 400 se si aggiungono i lavoratori morti sulle strade e in itinere. Muoiono nell’indifferenza generale agricoltori, edili e operai delle officine e dei servizi. Assistiamo ad un aumento delle vittime sui luoghi di lavoro del 30%  rispetto al 1° maggio 2010.

1.080 lavoratori, che nel 2010 hanno perso la vita sul lavoro… in aumento, secondo i dati forniti dal blog Caduti sul Lavoro. I dati Inail tengono conto solo degli infortuni denunciati ma non come dati definitivi, perché non includono tutti i lavoratori che muoiono “in nero” o che denunciano l’infortunio come malattia per paura di ritorsioni del datore di lavoro, perché hanno un lavoro precario, quindi ricattabili.

Molte volte queste persone sono morte perché nelle aziende non si rispettavano neanche le minime norme di sicurezza sul lavoro. Non dobbiamo dimenticare inoltre gli oltre 25.000 lavoratori che sono rimasti invalidi, e che difficilmente potranno essere ricollocati sul lavoro. Qual è la soluzione perché si riducano drasticamente tutti questi infortuni e le morti sul lavoro? Una cosa è certa, quella intrapresa dal Governo Berlusconi, che con il Dlgs 106/09 ha completamente stravolto il testo voluto dal Governo Prodi, dimezzando tra le tante cose, molte sanzioni a carico dei datori di lavoro, dirigenti, preposti, e sostituendo in alcuni casi il carcere con l’ammenda. L’unico deterrente che temono i datori di lavoro sono le sanzioni, se vengono dimezzate, cosa resta? I controlli forse? Le Asl hanno un personale ispettivo ridotto all’osso che è formato da 1.850 tecnici della prevenzione, in continuo calo. Se dovessero controllare tutte le aziende in Italia, sono circa 6 milioni, ognuna riceverebbe un controllo ogni 33 anni, quindi considerando la vita media di un’azienda, praticamente MAI!

Facendo due conti sui dati 2010, 25.000 nuovi invalidi e 1.080 morti corrispondono a 26.080 famiglie senza un reddito o con un reddito molto più basso. Una famiglia media è di circa quattro persone. 100.000 persone in più affrontano il 2011 con la prospettiva della miseria. Avviene, in queste dimensioni, ogni anno. Nell’indifferenza generale.

Se la Sinistra quando va in televisione non parla anche e soprattutto di questo, allora è meglio che in televisione non ci vada affatto. Oggi è il Primo Maggio, ma per me non è giornata di festa: è giornata di lutto nazionale.

22 commenti su “L’eterna strage sul posto di lavoro”

  1. e già,io sono un’orfana di padre caduto sul lavoro…..ma il primo maggio da sempre lo dedico a lui e tutti i caduti sul lavoro,questi andrebbero santificati in questo giorno!!!!!!!

  2. TRANQUILLI!!
    Il Vaticano sta pensando ad un “santo patrono dei morti sul lavoro”.

  3. il lavoro c’è.
    in realtà e che gran parte dei ragazzi adesso frequentano università,master,e stracazzate varie,
    pur consapevoli che non avranno mai un posto di lavoro attinente agli studi fatti.

  4. Il 1° Maggio và festeggiato senza False Demagogie o Sfruttamenti della situazione. Ci sono purtroppo lavoratori che per arrivare a fine mese hanno bisogno di lavorare, artigiani, commessi e commercianti, ma si potrebbe trovare un modo per non cascare nella trappola di chi aspetta il 1° Maggio per fare discussione o contraddizione. Rispettiamo la Festa nel suo Contesto senza litigi e forzature. Si lavora da sempre in Italia anche per Natale s.Stefano, Capodanno, Pasqua, Pasquetta, il 25 Aprile e il 2 Giugno, per non citare la Befana e il Ferragosto… Quindi per salvare il 1° Maggio, Ricordiamo la Ricorrenza con la mano sul Cuore e sulla nostra coscienza, sapendo di fare quanto di meglio vogliamo per noi stessi e nel rispetto degli altri e se poi le attività devono essere chiuse, pensiamo a chi lavora in ospedale, nelle case di Riposo nelle nostre istituzioni, Polizia, Pompieri, Esercito ecc. ecc. p.s. Io ho dormito fino a Mezzogiorno oggi, ho onorato il lavoratore, ma non il manifestante che era già in piazza a dare omaggio alla festa! Vedete come si fà presto a cadere nelle contraddizioni? Godetevi il 1° Maggio con una mano nel Cuore e una nella vostra migliore delle intenzioni. ;)

  5. d,accordo con te francesca sto dando unanno in piu allo stato con la nuova finaziaria da gennaio mi devo trattenere al lavoro un anno preima di andare in pensione ho gia 40 anni di lavoro ed un lavoro usurante..ciao enrico rimani sempre nel mio cuore..antonio

  6. Allora, i grandi uomini della nostra politica sono stati: Mussolini, Berlinguer, Aldo Moro, Craxsi, &c. .Oggi è imm…..? Oggi non c’è un politico vero Ma…, dei faccendieri, ma, i faccendieri operano benissimo in uno stato Oligarchico il quale è Litalia. Oligarchia: il potere nelle mani di pochi, i quali lo gestisce secondo i oropri interessi, fregandosene degli altri , oggi in italia e non solo è, cosi.

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