Si sposano William e Kate. E Renzi li invita a Firenze

Non bastassero le gitarelle pre-natalizie ad Arcore, le dediche affettuose al Cavaliere sul suo libro “Fuori!” e addirittura il tandem con i sindaci del centro-destra per tenere aperti i negozi il Primo Maggio (una volta la festa dei lavoratori), Matteo Renzi non si smentisce mai: da sottoprodotto del berlusconismo mediatico, si è subito premurato di invitare i neo-sposini a Firenze. ”Ho parlato con Bona Frescobaldi che, con il marito Vittorio e’ tra i tre italiani invitati al matrimonio, per chiedere loro di invitare a nome della città William e Kate a Firenze”.

Sarebbe un bel segno – ha proseguito Renzi – anche per un messaggio di amicizia con il popolo inglese che tanto vuol bene a Firenze. Sono felice che la futura principessa, che e’ stata a Firenze per studiare, abbia speso belle parole su Firenze”

E’ certamente per dare lustro alla città di Firenze che il tutto stampa e niente arrosto sindaco di Firenze ha chiesto ai Frescobaldi di invitare a nome della città i due sposini, non certo per aggiungere su facebook la foto con i novelli sposi ed usarla come vanto in questo o quel consesso nazionale (io sono giovane e sono figo, ho pure la foto con William e Kate). Che dire, anziché preoccuparsi della sua città e più in generale dei problemi degli Italiani che aspira a governare (perché è chiaro che fracassi la vecchia guardia semplicemente per emergere lui meglio), si preoccupa già di dove sistemare i futuri regnanti di Inghilterra.

Al matrimonio del secolo non sono stati invitati i labouristi, nella fattispecie i due ex-primi ministri, Tony Blair e Gordon Brown: la Corona non gli ha ancora perdonato, a 14 anni di distanza, l’essersi schierati in campo a favore di Lady Diana, “la principessa del popolo”, come la definì Blair. Cosa che fa certamente guadagnare dei punti ai laboruisti agli occhi di quell’altra parte del mondo che non ha seguito in diretta il matrimonio del secolo (che, in tempi di crisi, poteva essere anche un po’ più sobrio). Su William, nulla da dire, è il degno erede della madre; lei speriamo fortemente, anche se ha studiato a Firenze, non abbia ascoltato Signorini, che si è subito premurato di consigliarle di non essere come Lady Diana (per carità, troppe strette di mano con la gente normale potrebbe far venire la lebbra).

Certo è che lo spettacolo offerto dal milione di persone accampate a Londra, poveri cristi per lo più, pareva una cartolina di 200 anni fa: il popolo diseredato e affamato che si illude di ricevere un po’ dello sfarzo, della bellezza, della favola, dei due principi convolati a nozze, circondati da teste coronate di tutto il mondo e da nobili inglesi. Che dire, felicità ai due sposi, sperando non facciano la fine dei loro predecessori. Nel frattempo, un consiglio a Renzi: magari la prossima volta, anziché stare sempre dalla parte del più forte, non sarebbe male ti accorgessi che esiste una realtà diversa da quella dipinta dalla televisione, senza la quale non vivi. Il mondo, purtroppo, non è una favola di Walt Disney. Anche se, debbo confessare, sarebbe più comodo, perché almeno lì, i cattivi, non si travestono da buoni.

40 commenti su “Si sposano William e Kate. E Renzi li invita a Firenze”

  1. un comunista che fa la riverenza ai re?ma che cazzo c’entra con la sinistra sto coso?

  2. Firenze dovrebbe essere famosa per altre cose, magari come patria del Rinascimento, non perché vi soggiornano le “star del momento”… e se non è così, è colpa del sindaco. (leggersi a tal proposito la lettera di una cittadina sulle colate di cemento a Firenze sul Fatto Quotidiano) EB.IT STAFF

  3. premetto che non mi piace Renzi,però dietro a questa”mossa pubblicitaria” c’e anche il problema del consolato inglese..che tra poco chiuderà.Ci sono importanti trattative in corso.Dai sù non siamo sempre sempre polemici!

  4. si va be o parliamo di paese reala approposito di berlinguer oppure parliamo a vanvere per attrarre turisti stranieri soprattutto giovani se parliamo di risorgimento nn gliene freganiente purtoppo (questa e’ la realta’) quindi ci so contestualizza al luogo e al momento in cui si vive ed invitare i reali nn idolatrarli come dice qualcunaltro e’ un buonissimo modo per attrarre la gente a firenze rinvigorire l’economia cittadina e ricavare solti da investire in settori in cui il governo nn fa abbastanza……se piu per ogni cosa bisogna andare contro renzi e’ un altro discorso…mentre se si guarda al reale bisogno della citta di sfruttare il turismo dato che l’italia potrebbe vivere solo di quello l’idea di renzi e’ molto intelligente altro che indebitare la citta come chiamparino

  5. Secondo me, pur non essendo sindaco di città come milano o roma, sta lavorando meglio della moratti e di alemanno…..valorizzando al massimo le strutture della sua città…..sul fatto, invece, che sia presuntuoso e che faccia di tutto x mettersi in mostra non posso contraddire nessuno

  6. Bah. Sinceramente io non mi scandalizzerei più di tanto. Parliamoci chiaro e non parliamo per fatti astratti, la presenza di questi due (di cui a me non me ne può fregare di meno) darebbero forte incremento al turismo della città. e’ una mossa più da economista che da politico, ma sfido qualunque sindaco a dire il contrario

  7. QUELLO KE PENSO IO SARA’POCA COSA MA I FIORENTINI,io sono di PRATO,COSA PENSANO DOPO KE E’ ANDATO A LUCIDARE LE SKARPE AL BERLUSKA,AL 1 MAGGIO LAVORATIVO?MI SEMBRA LA PARODIA DI RUTELLI A BERLUSCO’ RICORDATI DEGLI AMICI

  8. ..il consolato inglese a firenze..è un pezzo di storia..Importanti momenti si sono vissuti li..e la sua presenza ha anche un peso positivo sull’economia.Se è una mossa..non è così azzardata..Renzi ha fatto di peggio..

  9. Renzi mi sta sulle palle da quando andò a cena ad Arcore. Tutto poteva fare ma non quello

  10. è un viscido loffio..per essere il nuovo che avanza…mi viene da piangere!!!

  11. è un viscido loffio..per essere il nuovo che avanza…mi viene da piangere!!!

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