Pd-Idv-Sel sono maggioranza nel Paese

 La notizia è arrivata ieri su Il Sole 24 Ore. A darla è il politologo Roberto D’Alimonte: se il Pd si allea con Italia dei Valori e Sinistra e Libertà è in vantaggio. Precisamente, avrebbe il 44,1% dei voti contro il 41,2% di Pdl e Lega. Il centrosinistra avrebbe così raggiunto “quota 40”. “Questa è la condizione necessaria per vincere alla Camera – spiega D’Alimonte – ma non è sufficiente perché il dato è solo virtuale e può nascondere una grande illusione. Il centrodestra è una cosa chiara, il centrosinistra è una cosa vaga. Del centro-destra sappiamo tutto: leader, coalizione e programma. Del centrosinistra non sappiamo niente. Non c’è una coalizione, non c’è un leader, non c’è un programma”. La cosa chiara, per ora, è che a “quota 40”, il centrosinistra ci arriva se si allea con Idv e Sel, non con il Terzo Polo.  di D’Alimonte spiega anche un’altra cosa: che il Pdl soffre un evidente “indebolimento”: dal 37,4 delle politiche del 2008 è sceso al 28,6% di potenziali elettori. Eppure resta il primo partito, visto che il Pd si ferma al 27,8.

   La rincorsa al centro non paga: secondo i sondaggi del Sole, una coalizione con Pd e partiti di centro si fermerebbe al 33,5 per cento. E in questo scenario, il 28,4 per cento degli italiani voterebbe una coalizione con Idv, Sel e altri partiti di sinistra, mentre primo in classifica sarebbe il centrodestra, con il 38,1 per cento dei voti.

Spiega D’Alimonte: “Il polo di centro diventerà determinante per la formazione di qualunque governo. I partiti di centro potranno presentarsi agli elettori come quelli che possono costringere Berlusconi a fare un passo indietro senza il rischio di favorire una vittoria dei ‘comunisti-giustizialisti’. In questo scenario non c’è posto per una alleanza con il Pd”. Ma l’analisi

In questa fase – avverte il politologo – tutti i sondaggi ci danno dei dati ‘freddi’, destinati a cambiare nel momento in cui si surriscalda la campagna elettorale. In assenza di alternative credibili la capacità persuasiva del Cavaliere può fare miracoli nel rimobilitare gli indecisi-moderati”. 

Può far miracoli, nel perdere, anche il tafazzismo della sinistra di governo targata PD. Speriamo, però, nel miracolo inverso questa volta.

25 commenti su “Pd-Idv-Sel sono maggioranza nel Paese”

  1. se il PD si allea con il terzo polo non lo voto!! Fini è ex AN cioè ex MSI cioè partito fascista e la sinistra non si può alleare con i fascisti!! è una questione di ideologia, non vogliamo le stesse cose, non combattiamo x gli stessi ideali, l’unico punto di incontro è vincere Berlusconi, ma è troppo poco!!

  2. daje daje….in tre siamo molto più maturi…vediamolo mezzo pieno…rubiamo anche i loro dogmi…ahahahah

  3. Se dall’ alleanza sara’ escluso il Sel di Vendola vince nuovamente Silvio! Allearsi con Fini sarebbe ridicolo, anche se apprezzo molto il coraggio del presidente della camera nel sottrarsi dalla morsa Berlusconi/Bossi.

  4. Basta che prima di scontrarsi sui temi etici, che vedono gli esponenti cattolici margheritini del PD esporre il loro integralismo oltranzista a colpi d’accetta su qualsiasi coalizione, si cominci con temi di comune accordo e priorità d’importanza ora come ora, vale a dire: politiche economico-sociali serie e programmi supportati da fatti reali

  5. Se il PD ha fatto allenze con l’ UDC in molte realtà amministrative, altro che Tafazzi !!!!!!!

  6. magari fosse così semplice. Non c’è alcun dubbio sul fatto che il cs sia il più favorito, però c’è il problema del terzo polo che è decisivo per qualsiasi maggioranza. Praticamente, con questa legge elettorale, la presenza del terzo polo implicherebbe l’ingovernabilità di qualsiasi coalizione vincente perché il numero di posti in parlamento per terzo polo+minoranza sarebbe comunque maggiore della maggioranza.

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