Citare Enrico e Sandro? Ora va di moda (grazie a noi)

Ohibò, a sinistra hanno riscoperto la bellezza di citare i classici. O meglio, i Grandi Vecchi. Quelli a cui, tanto per intenderci, è dedicato Qualcosa di Sinistra, con particolare attenzione rivolta a Sandro Pertini e (ovviamente) Enrico Berlinguer. Da quando è nato questo blog, siamo in vetta a tutte le classifiche (nonostante boicottamenti e censure varie per la rete): i nostri articoli ogni giorno vengono condivisi da decine di migliaia di persone, i nostri articoli vengono letti da 160.000 persone ogni mese (e continuano ad aumentare). E abbiamo solo sei mesi di vita e l’età media dei “blogger” da queste parti è vent’anni.

E enricoberlinguer.it è stato interamente costruito, progettato, pensato dal sottoscritto alla tenera età di 18 anni, mettendo da parte soldi e studiando anche per crearne uno all’altezza delle aspettative (in 2 anni sono state create tre versioni diverse e sempre più interattive e non siamo certo all’ultima). In poco più di due anni è diventato uno dei 100 siti web più visitati d’Italia, con una community di oltre 164.000 persone (a volte cadono i server con l’affluenza record, ma del resto senza soldi non possiamo permetterci servizi di hosting migliori dell’attuale), mentre il blog “Qualcosa di Sinistra” che state leggendo ha sei mesi di vita (è stato fondato il 12 novembre 2010, a 21 anni dalla Bolognina) è tra i 20 blog più letti di politica in Italia. Not bad. Chiunque voglia, può inviarci un articolo e glielo pubblichiamo (se risponde ai criteri che abbiamo elencato, si intende, ma quasi tutti vengono pubblicati).

Siamo la dimostrazione vivente che si può fare politica a 20 anni in questo Paese senza spendere soldi, senza avere i riflettori della televisione puntati su di noi, senza essere iscritti ad un partito. Fare politica, impegnarsi, promuovere dibattiti, convegni, discussioni, dare spazio ad opinioni e proposte per far ripartire questo Paese, tutto mossi solo da passione civile e, soprattutto, per rendere omaggio, appunto, a tutti gli Enrico Berlinguer e i Sandro Pertini che hanno dedicato tutta la propria vita in difesa di un ideale e sono morti per esso. A furia di pubblicare loro discorsi, citarli, diffonderne il pensiero, un risultato l’abbiamo ottenuto: vengono citati anche sulle testate nazionali. Non solo: qualche politico in televisione li cita come esempio da seguire (spesso non dando esempio eguale).

Per esempio, ora va di moda citare il discorso ai giovani di Sandro Pertini, dopo il mio articolo “Sandro Pertini l’Ultimo Socialista“, o altre frasi che sempre ho riportato nei miei articoli su Enrico e su tutti gli altri grandi vecchi (ho scritto più di 120 articoli per questo blog, oramai ho perso il conto). Tutte le volte abbiamo migliaia di condivisioni su fb e forse qualche articolo arriva anche a chi deve arrivare, se poi i risultati, alla fine, si vedono. Ed è positivo che alcuni miei articoli talvolta vengano pure scopiazzati da qualche testata nazionale (non facciamo nomi, ma chi segue il blog e segue la rete, può notare certe curiose somiglianze su temi e soprattutto su alcune citazioni che qui sul blog citiamo fino alla nausea per farle diffondere il più possibile).

Insomma, di noi nessuno parla, ma in qualche modo riusciamo a fare la nostra parte. Il che è estremamente positivo. Nel frattempo, mentre gli altri si scannano e si chiudono nei palazzi o nei teatri a riflettere sui massimi sistemi, noi continuiamo a fare, nel nostro piccolo, la nostra parte. Nel nome di Sandro ed Enrico.

25 commenti su “Citare Enrico e Sandro? Ora va di moda (grazie a noi)”

  1. Qualcuno ricorda cosa succedeva da piccoli quando si ripeteva all’infinito una parola ed esse sembrava perdere il suo significato? Spero che queste continue citazioni non ottengano lo stesso risultato

  2. Ma è proprio quando si ripete una parola, un pensiero, un ideale etc etc….. che questo viene interiorizzato e diventa parte di sè. Si radica così nel profondo da manifestarsi in maniera spontanea nei gesti e nelle azioni quotidiane. I valori e le idee in cui si crede diventano realtà se affermate continuamente senza pause ne tentennamenti.

  3. Io invece trovo il commento azzeccattissimo, finiamola di chiaccherare, a vuoto, su chi è più di sinistra, e pensiamo a dare l’esempio, in famiglia, al lavoro, tra gli amici, con le nostre idee, e forse le cose cominceranno a cambiare………..

  4. Fino a quando “il fare politica”non tornerà ad essere una passione mossa da dei sani ideali,non coinvolgeremo e renderemo partecipi più nessun italiano. Coloro che siedono in parlamento non possono godere di tutti quei privilegi e non possono perseguire solo interessi personali.Chi viene eletto con il consenso del popolo deve sapere che quello che andrà a svolgere è un impegno civile nonchè morale nei confronti dei cittadini.

  5. Il problema e’ che persone come Pertini,e Berlinguer nn ce ne sono piu’ quelli che pensano di essere come loro aspettano solo,la lenza con l’amo x abboccare dove potrebbero avere piu’ guadagni a discapito della gente che nn arriva a fine mese,questa e’ la cruda realta’.

  6. Quando io facevo attivismo, da molto giovane, il Partito aveva ancora le scuole di pensiero, e ti preparavano prima di lasciarti fare attivismo. Enrico era la nostra guida, il nostro faro, i suoi insegnamenti sono sempre stati stimolo di ragionamento e discussione, e fonte di crescita morale e intellettuale, erano e sono patrimonio umano, non retorica politica.

  7. I ns governanti oggi giorno sono tutti uguali,vanno dove conviene piu’ loro,e in base alle bustarelle promesse nn e’ loro interesse sapere se una persona ha bisogno opp. no,pensano solo a stare bene loro stessi.

  8. sti cornuti di oggi e parlo di tutti,nemmeno la milionesima parte del loro cervello hanno,altro che miglior presidente degli ultimi 150 anni,a fanculo devono andare tutti insieme,visto che pochissimi si salvano e comunque non contano niente!!!!!

  9. La politica è da molti anni un circolo nel quale possono entrare a far parte solo gli amici degli amici. Avevo poco più di 15 anni quando entrai nella sinistra giovanile e mi era proibito partecipare alle tavole rotonde del partito. Oggi ne ho quasi 34, quindi già 20 anni addietro si chiudevano le porte a chi non era stato introdotto dagli amici.Pertini e Berlinguer erano persone semplici che nel loro modo di essere ti facevano sentire partecipe. Oggi non vedo quella purezza in nessun politico, sono tutti dei professionisti con pochi scrupoli.

  10. …si avverte la mancanza dei compagni Sandro ed Enrico entrambi onesti politici di eccelse qualità morali oltre naturalmente a professionali ..significando che ora sciaguratamente imperversano loschi figuri politici dediti al malaffare e bunga bunga…VERRGOGNAAA

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