Quei giovani migranti tunisini in cerca di futuro

di Ado Grilli, inviato a “Qualcosa di Sinistra Dilla tu”, qualcosadisinistra@enricoberlinguer.it

E per la barca che è volata in cielo
che i bimbi ancora stavano a giocare
che gli avrei regalato il mare intero
pur di vedermeli arrivare… “.

Mi risuonano nella mente le bellissime parole parole della canzone di Roberto Vecchioni “Chiamami ancora amore”, mentre mi raggiunge la notizia dell’affondamento di un’imbarcazione di disperati, nel quale ha perso la vita un bimbo di appena 3 anni. Sono, nello stesso tempo, a far visita, per conto del gruppo ARCI ” IL LAMPADIERE “, ad un centro di accoglienza, predisposto dal Comune di Campiglia M.ma, dove sono ospitati 15 giovanissimi tunisini, sbarcati a Lampedusa, in cerca di futuro.

Loro ce l’hanno fatta, a differenza dei loro, sfortunati, “fratelli” e provano i brividi nel condividere la tragica notizia. Raccontano, dialogando in un approssimato francese, a me e alla referente di Rete Radiè Resch che mi accompagna, il loro drammatico viaggio di speranza; le terribili difficoltà incontrate a Lampedusa; i loro sogni. Ora sono tranquilli. Hanno nei loro sguardi la luce di chi ha lasciato alle spalle la paura ed ha ritrovato il coraggio per cercare di costruirsi un futuro migliore. Ci ringraziano, per l’accoglienza che hanno ricevuto dalle associazioni di volontariato che si sono messe a fianco delle istituzioni. Si abbracciano quando ricevono la notizia che avranno un permesso di soggiorno di sei mesi anche se sono preoccupati dalle notizie di chiusura da parte della Francia che, molti di loro, vogliono raggiungere. Dentro di me sento quanto giusta sia stata l’idea del Presidente della Regione Toscana, di accogliere, questi migranti, in piccoli centri chiamando istituzioni ed associazioni a stare loro vicino, per incoraggiare la loro speranza, la loro voglia, di una vita migliore, che è un diritto di tutti.

Scrivo al Presidente, ringraziandolo per la sua idea; la sua scelta. Gli aggiungo: “Finalmente, qualcosa di sinistra”. E mi accorgo che il qualcosa di sinistra, quando non si perdono i valori e gli ideali, che Enrico Berlinguer ci ha lasciato in eredità, spesso partono anche dalla semplice ragionevolezza nell’adottare scelte difficili.

13 commenti su “Quei giovani migranti tunisini in cerca di futuro”

  1. scusate una domanda.. io sono un grande ammiratore, se si può usare questo termine, di Berlinguer. Stimo peraltro molto anche la figlia, anche se ha scelto una professione diversa. Ma non vi sembra che ogni tanto in questa pagina si esageri un po’ con le descrizioni? Sembra che sia un profeta :)

  2. scusate una domanda.. io sono un grande ammiratore, se si può usare questo termine, di Berlinguer. Stimo peraltro molto anche la figlia, anche se ha scelto una professione diversa. Ma non vi sembra che ogni tanto in questa pagina si esageri un po’ con le descrizioni? Sembra che sia un profeta :)

  3. sicuramente non saremmo arrivati a questo schifo perche’ si sarebbe opposto a tutte le scempiaggini dell’impotente che noi pensiamo che rida sempre ma e’ che non riesce piu’ a chiudere la bocca talmente si e’ fatto tirare.Io ho sempre votato per la sinistra alle ultime elezioni non l’ho fatto con grande amarezza ho votato per un movimento ma con questo mio voto non ho tradito gli ideali che erano anche di ENRICO.

  4. Altro che profeta… i suoi discendenti, eredi politici, stanno facendo del tutto a renderlo ancora più grande di quello che fu e noi compagni lo rimpiangeremo sempre più, mentre gli “eredi” si dovrebbero vergognare sempre più……

  5. sembra un profeta…ma sai perchè hai questa sensazione?..(mio pensiero naturalmente)..PERCHè ERA UN BRAV’Uomo… come siete Voi… parlate e cosa arriva è la buona sensazione di fiducia… quello che manca assolutamente oggi .. ai politici una volta che varcano i palazzi.. ecco perchè quando se ne parla ..pare di parlare di un profeta…

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