Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?

 

Così tanti anni di berlusconismo ci hanno ormai fatto perdere il vero senso della politica. Il premier è riuscito a diventare un personaggio così influente durante i suoi anni di governo che è riuscito a spaccare il paese in due parti contrapposte e palesemente incompatibili: i suoi sostenitori e i suoi avversari. Forse è anche per questo che l’Italia da un punto di vista culturale e politico è rimasta indietro di qualche anno rispetto agli altri Paesi europei.

Detto in altri termini, il nostro Paese sembra avere le idee chiarissime per quanto riguarda il suo stare o non stare dalla parte del suo Presidente, ma non vi è più alcuna concezione di quello che sta dietro ad un determinato schieramento politico, quali sono le idee fondanti di un partito, o di una fazione, quali sono gli ideali che spingono verso una direzione piuttosto che un’altra.

I valori originari che hanno portato, dai tempi della Rivoluzione francese, a scindere le idee politiche in due fazioni contrapposte (destra e sinistra) sono ormai svaniti nel tempo, dispersi, non considerati rilevanti. Il dibattito politico pubblico non è più, se così si può dire, epistemologico, ovvero fondato sul significato di un’appartenenza alla destra o alla sinistra, che faccia riferimento a progetti per una società migliore e al confronto dei metodi diversi attraverso i quali si possa garantire un benessere maggiore per i cittadini.

I discorsi sono improntati su singole proposte e provvedimenti, spesso resi malefici o rivoluzionari a seconda del nome del partito che li ha proposti, ovvero che sia esso di “destra” o di “sinistra”. Poi l’Italia è proprio un caso emblematico di questa perdita di ideali, a giudicare dal fatto che la sinistra è ormai concepita come anti-berlusconismo, sebbene un’idea politica non si possa assottigliare a una semplice avversione per un leader.

Questo può essere un chiaro sintomo di quello che è la politica, ovvero un grande miscuglio di idee, valori, fede, ma anche di opportunismi, sete di potere e clientelismo, tutti elementi che hanno contribuito a non rendere chiara la posizione di un determinato partito all’interno di una fazione dalle fattezze ben definite e da limiti precisi, cioè di destra o di sinistra.

Si dovrebbe perciò cominciare a riprendere un dialogo finalizzato ad un confronto vero fra ideali di destra o di sinistra, per garantire un’idea di fondo che possa finalmente accomunare chi dichiara di esistere e di lottare per dei valori ai quali ha conformato la propria esistenza.

26 commenti su “Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?”

  1. Io sono di sinistra, i miei valori sono rimasti tali, è chi gestisce la politica che ha perso il senso di appartenenza, ai miei compagni di lavoro che contestano il sindacato dico sempre: sono i sindacalisti che gesticono male il sindacato quindi la colpa è loro e non del sindacato in qualità di costituzione a difesa dei lavoratori.

  2. Destra e Sinistra sono solo reminescenze del passato. Adesso esiste solo l’asta al rialzo.

  3. quando ci si allea con i democratici che la vecchia guardia la combatteva, con idv e altri quqqquarqqquua’ non decollera’ mai,se non fanno andare avanti i giovani mettere idee nuove fare programmi costruttivi no dire sempre berlusca deve andarsene, e 15 anni che lo vanno dicendo, non fanno niente di concreto per mandarlo a casa ,smettessero di attaccarsi su rudy e gossip , non si crescera’ mai

  4. Più che “Cos’è” la sinistra credo che ci si debba chidere “dov’è” la sinistra

  5. se si fa’ cosi’ la politica fatemi sapere come devo fare per mettermici anche io a prendere una poltrona e non staccarmela piu’ dal culo,loro stanno giocando sulla pelle di chi non arriva a fine mese,loro hanno il futuro lo e per altre generazioni, noi dobbiamo fare sacrifici per noi per voi soprattutto e per altre nostre generazioni che non avranno un futuro migliore

  6. la pisciata in compagnia è di sinistra il cesso è sempre in fondo a
    destra :)

  7. la mano destra.. e la mano sinistra… queste sono l’unica destra e sinistra che conosco…

  8. anche se in un’era confusa, esistono sempre, anche se qualcuno dice di no. Io, di sinistra, ho sicuramente un modo di intendere la vita completamente diverso da una persona di destra. Basta consfusione!

  9. Giorgio Gaber grande personaggio,peccato abbia ancora la moglie vivente e che milita nel PDL…..

  10. ahimè… oramai esistono solo ladri, puttanieri, zozzoni, falliti e gente senza valore e onore mio caro Enrico sia a destra che a sinistra, anche se sono termini che nessuno usa più perchè il solo nominarli significherebbe dargli importanza. e qui nessuno vuole più dare importanza a niente se non a se stesso o rischierebbero di non ricevere più il doppio stipendo. uno da parlamentare l’altro da venduto e magnaccia datogli da chi gli vuole far tradire i suoi elettori, non arrivando mai a nulla…..

  11. a lotta è dura…i responsabili per difendere i loro diritti hanno accettato leggi….biagi 30 40 50…..tutto per difendere la loro benestante realta e riuscire a mandare in conflitto la base degli operai con marchionne, siamo al limiti della sconfitta totale.

  12. Penso che mancano politici capaci di filosofare, la sinistra di oggi dovrebbe fare doposcuola alle vecchie botteghe oscure,analizzare il passato,idee di compagni come ENRICO BERLINGUER.
    bisogna avere la forza di un continuo cambiamento,deve ritornare a difendere con l’uguaglianza il popolo che è proletariato,abbiamo bisogno di uomini che parlino e spiegano bene la politica.

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