I’m a socialist 19 years old

E’come se la Sinistra non fosse in grado di fare i conti con la sua storia. Sì è tacciato questo blog di devozione, di perbenismo, di statalismo: accusati in nome di quel estremismo che già Lenin, non esattamente un moderato “inciucione”, definiva una malattia infantile.
Questo spazio è sorto tra le ceneri del muro di Berlino, tra le orecchie l’eco della profezia di Norberto Bobbio: “O illusi! Credete proprio che la fine del comunismo storico, e insisto sullo storico, abbia posto fine al bisogno e alla sete di giustizia? “.

E’ proprio da qui che dobbiamo partire: dalla implosione del comunsimo reale, che ha lasciato alle bocche assetate solo litri di Coca-Cola. Ci si è illusi che si poteva scarificare la libertà del presente in nome di un “sol dell’avvenir” mai veduto da uomo alcuno, ma, come sosteneva Roselli, “la libertà è il più efficace mezzo e l’ultimo fine del socialismo”. La realizzazione della società giusta dev’essere scelta colettiva, non imposizione totalitaria, settaria.

Aveva ragione Marx a scagliarsi contro l’iniqua società liberale del suo tempo: ma la rivoluzione socialista è prima di tutto un cambiamento morale, e prima di poter agire copiutamente sulla struttura economica è necessaria una trasformazione antropolgica. E’ essenziale la condivisione di quei valori universali che lo Stato, inteso come entità plurale e dialettica, puà portare avanti. Lo Stato in Italia non è dei padroni: lo Stato Italiano è stato fatto da operai, da contadini, dal popolo in lotta per l’unità e la libertà.

Purtroppo il nostro paese è oggi amministrato da una banda di persone senza morale e valori, ma ciò non toglie sacralità alla Repubblica: siamo noi la Repubblica, non il nano. Sostenere quindi per manicheo anticonformismo, “nè Stato nè mafia”, come a suo tempo si disse ” nè con lo Stato nè con le Br”, suona pericoloso, eversivo, offensivo.
Scrisse Enzo Biagi: “si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso”. Teniamone conto se davvero vogliamo cambiare questo mondo assetato di giustizia.

Daniel Rustici

28 commenti su “I’m a socialist 19 years old”

  1. il socialismo è morto quando è nato in esso la rivoluzione detta COMUNISMO……grade ideologia

  2. il socialismo non potrà mai morire . . . .lo potranno, formalmente, sbiadire, dicono che sia morto perchè lo vogliono togliere dalla memoria presente delle persone. finchè esisterà il capitalismo (tesi) esisterà il socialismo (antitesi) . . . come speranza di un mondo meno sperequato . . . . . .

  3. lo hanno fatto morire,mettere dentro di tutto lo chiamiamo socialismo,rutelli bindi ecc. ecc. e’ socialismo?i capi del pd parlano da socialisti?fare conferenze parlare di gossip e’ socialismo?prima c’erano i veri sindacalisti che lottavano con gli operai, ora? tutti in poltrona al governo e non gli frega piu’ niente di niente,il vero socialismo e’ finito alla morte del vero uomo politico ENRICO BERLINGUER,quelli di oggi non sanno nemmeno cosa vuol dire comunisti,senza idee e senza teste,senza programmi solite facce che non sanno fare neanche politica, ma solo gossip,bisogna cambiare , ci sono giovani che valgono molto di piu’ di chi sta su’ adesso,hanno sfasciato il partito e fatto svogliare i giovani di politica,prima si andava casa casa a parlare, ora si parla sui giornali, e da 17 anni che dicono le stesse cose mandare a casa berlusconi,facendo questa politica la gente lo voteranno finche’ campa, ci vuole ideeee e una forte scossa facce nuove e tutti a casa

  4. Non finiremo MAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

  5. Io sono giovanissima, ho quindici anni, ed ho potuto coltivare la passione per la politica. Il buon senso mi ha portato a sinistra, a prendere insegnamento dalle opere di rousseau e marx. Il comunismo non è morto, c’è solo bisogno di avere personalità giuste che lo rappresentino. Deve tornare ad essere la politica del popolo per il popolo, e non una sporca sinistra imborghesita.

  6. a coloro che rispondono qualunquisticamente “Craxi” parlando di socialismo mi fa indignare….da ex PSI (simpatizzante a suo tempo) ho combattuto apertamente il sig. Craxi puntando dritto il dito verso la sua cricca che voleva portare l’ideologia socialista a servire il potere dell’avere di pochi (tra i quali l’altro Sig. Bin). Guardando oggi cosa fa e dice sua figlia…mi sento doppiamente orgogliosa di portare ancora avanti l’ideologia ugualitaria del socialismo

I commenti sono chiusi.