Paura nucleare

 

A parte le legittime reazioni di sconforto, paura, impotenza, stupore, di fronte al disastro registrato in Giappone, le notizie che ci arrivano dal luogo del terremoto hanno posto in risalto un’altra questione che sta facendo preoccupare profondamente le autorità locali e, principalmente, le persone più coinvolte a livello geografico. Stiamo parlando del pericolo di un esplosione del reattore numero 3 della centrale nucleare di Fukushima, evento che si è già verificato per il reattore numero 1. A quanto pare si sono già state fuoriuscite radioattive che hanno contaminato, oltre all’ambiente, anche una decina di persone (almeno questi sono i casi accertati).

 

Ma la vera paura è proprio quella di dover assistere ad una nuova Chernobyl a causa della grave situazione in cui si trova in queste ore il reattore della centrale, pericolosamente danneggiato dal sisma nei suoi meccanismi di raffreddamento del nocciolo. Sono state già fatte delle misurazioni nei dintorni della centrale di Fukushima per misurare i livelli di componenti radioattive all’infuori del reattore. I risultati sono preoccupanti, dal momento che il livello di radiazioni è di circa 1000 volte più alto del normale, proprio come conseguenza della volontà del governo di ‘alleggerire’ i reattori danneggiati dalla notevole pressione esercitata all’interno dall’aria contaminata.

 

Se si vuole fare un paragone con il più tristemente celebre disastro nucleare della storia, quale fu Chernobyl nel 1986, questo fu catalogato di livello 7 su una scala da 1 a 7. L’esplosione che ha visto protagonista il reattore numero 1 della centrale di Fukushima è stata di livello 4, per cui abbastanza notevole. Benché per adesso le autorità giapponesi stiano controllando i livelli di contaminazione all’esterno della centrale, assicurando su un rapido abbassamento di fuoriuscite radioattive nelle ultime ore, rimane la paura per un’alquanto probabile esplosione del reattore, la cui conferma viene dalla evacuazione già in atto delle 45 mila persone che si trovano in prossimità della centrale.

 

Quindi, oltre al disastro naturale, si aggiunge un problema ‘artificiale’, che pare di difficile gestione, anche per un popolo ben organizzato come quello nipponico, che sta riuscendo a reagire a una emergenza di proporzioni enormi con prontezza ed efficienza.

 

Le catastrofi naturali di queste proporzioni portano sempre con sé diverse riflessioni sulla gestione del territorio da parte dell’uomo. Ma, volendo tralasciare discorsi superflui riguardo il problematico compromesso fra insediamento e dinamiche geologiche, si può invece riflettere sul modo di non aggravare ulteriormente ciò che la Natura può provocare. L’avanzato Giappone, da sempre all’avanguardia sulla prevenzione del sisma e sulla costruzione di strutture anti sismiche, si sta trovando in difficoltà nel controllo dei processi atomici in atto all’interno della centrale.

 

Possiamo solo immaginare cosa un evento del genere, se fosse accaduto in Italia, avrebbe provocato, dal momento che la memoria degli Italiani, appena reduci dal disastro de L’Aquila è ben consapevole della rigidità dei controlli sulle infrastrutture che vige nel Bel Paese. Mettere in atto, o anche semplicemente pensare di installare nuove centrali atomiche in Italia, territorio altamente sismico su quasi tutta la sua superficie, è una pratica a dir poco folle, che si può spiegare solo con i miliardari interessi delle lobby energetiche nel promuovere l’energia atomica. Le alternative per evitare altre situazioni di pericolo di questo genere ci sono. Continuare nella convinzione che l’atomo sia il futuro vuol dire solo alimentare un meccanismo scriteriato che copre col denaro l’interesse di un Paese.

 

26 commenti su “Paura nucleare”

  1. a quei scellerati politici locali che governano questo paese, mi sa che insegnerà poco, qui da noi non esiste l’umiltà e la consapevolezza di fare le cose giuste…..qui si pensa solo ai vari bunga bunga e rubare al proxximo…..questa è l’Italia !!!

  2. Non insegna, non insegna. Finchè non capita non insegna niente a nessuno..

  3. dopo avere fatto un referendum all’epoca dove aveva vinto il no dopo 20 anni ripropongono questa cosa del nucleare quando mi sembra che e non vorrei dire una sciocchezza che converrebbe investire sull’energia solare che mi risulti essre sicura e pulita purtroppo x proporre questa cosa qualcuno sopra ci dovrà mangiare davvero

  4. NO CENTRALE NUKLEARE ! ce energia pulita ! usiamo quello
    italiani non lasciate fregare con belle e false parole
    per favore delle centrale nukleare, noi non siamo GIAPPONE, loro sono perfetti precizi, nonostante 3 centrali gravemente rotti.
    ce FUGA DI NUKLEARE.
    E POI DOPO CHIEDIAMO COME MAI CHE TUTTI MALATI DI CANCRO ?

  5. investiamo nelle energie alternative ne abbiamo la possibilità e sono subito produttive abbiamo le aziende italiane specializzate in eolico e solare facciamoinmodo che si crei lavoro e occupazione e risparmio sulla emissione di co2 facciamoper una volata i nostri interessi e non quelli dei governanti

  6. Il NANO MAFIOSO, gia’ assapora la speculazione nucleare. Del resto l’emergenza terremoto e’ finita (come sappiamo!), sul G8 si e’ mangiato all’inverosimile…..Ecco la genialita’, IL NUCLEARE!…Infatti sui telegiornali di regime (TUTTI, ORA!), non si parla di emergenza nucleare in Giappone, meglio non creare allarmismi…….

  7. ancora insieme uniti, per dire un’altra volta NO al mostro radioativo nella nostra bella patria. impegniamoci e obblighiamo a trovare un’alternativa forma di energia.

  8. bisognerebbe leggere o rileggere “Discorso sopra il costume presente degli italiani” scritto circa 200 anni fa da Giacomo Leopardi – profetico e ATTUALiSSiMO – per rassegnarsi all’idea che per gli italiani nn c’è davvero NULLA da fare…

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