Un milione e mezzo a Ferrara. Soldi nostri, mica di B.

La prossima volta che qualcuno oserà, soprattutto da parti piddine, straccarsi le vesti per i contratti di Santoro, Travaglio e Vauro, giudicati troppo onerosi, ricordatevi di citargli i nuovi tre moschettieri di sua Maestà Sivlio Berlusconi da Arcore: Vittorio Sgarbi, Bruno Vespa, Giuliano Ferrara. Pagati con i soldi pubblici, quindi nostri, con stipendi 2-3 volte quelli dei tanto odiati membri del fortino dell’informazione libera di Raidue, con la differenza che non fanno servizio pubblico, ma servono ad un solo scopo privato: diffondere le menzogne del regime.

La terza puntata, infatti, del ritorno in Rai di Giuliano Ferrara, dopo quella di ieri sullo smembramento del supertecnologico Studio 4 e quella della settimana scorsa sul suo ritorno nello spazio che fu di Enzo Biagi, si è conclusa oggi, con la firma di un contratto triennale da 1 milione e mezzo di euro da parte del Direttore del Foglio, che andrà in onda con il suo Qui Radio Londra dal 14 marzo 5 giorni su sette, subito dopo il Tg1 e senza pubblicità (quindi senza ricavi per la Rai), fino a marzo 2013 (con possibilità di rinnovo di un altro anno).

Per ogni puntata (circa 10 minuti di monologo), l’ex-ministro guadagnerà 3000 euro (ovvero più del doppio di un operaio Fiat in catena di montaggio 8 ore al giorno per 1 mese), per un totale di 500.000 euro annui (poco meno di Bruno Vespa, quanto un responsabile di Rete, immensamente più grande di quello di Travaglio e Vauro che lavorano per Annozero senza contratto da sei mesi, facendo però guadagnare milioni di euro alla Rai in pubblicità).

Tempi record per il contratto (il Caimano ha fretta), anche se il destino di Masi pare oramai segnato (ma ad aprile verranno rinnovati i Cda di varie partecipate statali e il quasi-ex-dg della Rai pare abbia servito il trio Sgarbi-Vespa-Ferrara per ottenere un posticino da quelle parti). Così come quello delle casse Rai, sfasciate da 2 anni di gestione Masi (le spese folli di Minzolini, la chiusura dei contratti con Sky, le guerre ai programmi più seguiti). Il tutto a vantaggio di Mediaset, che si è guadagnata il posto, nel 2010, di prima azienda culturale (?) d’Europa, con un fatturato in attivo che sembra strabiliante, se pensate che prima di entrare in politica Berlusconi aveva 5000 miliardi di debiti e stava per portare i libri contabili in tribunale.

Il 16 marzo la Rai inzierà le dirette per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Assieme all’inossidabile Pippo Baudo, indovinate chi ci sarà? Bruno Vespa. Insieme racconteranno l’Italia di ieri e di oggi. Possiamo anticiparvi il giudizio su quella di oggi: una società dominata dal privilegio e dall’ingiustizia.

41 commenti su “Un milione e mezzo a Ferrara. Soldi nostri, mica di B.”

    • ottimo! Ottimo e ancora ottimo! per conto mio ho già oscurato le reti Mediaset fin dal 1994, non mi costa proprio nulla oscurare pure Rai Uno, tanti per quello che ci propone!

  1. IL PRIMO INVESTIMENTO DEL FEDERALISMO FISCALE DARE SOLDI AI SERVI DEL PADRONE

  2. ..sono convinto che, man mano che arrivano sulla nostra amata Nazione, i Tunisini..dovremmo ingaggiarli per dare lezione di LIBERAZIONE dai TIRANNI che ci stanno “sgovernando” a tutti coloro che mal sopportano questo dissennato modo di gestire i nostri soldi.
    Finchè rimarremo INERTI…questi individui continueeranno a fare i loro porci comodi…!!!

  3. …probabilmente il compenso è direttamente proporzionale alla sua mole. Mai l’ignoranza è costata così tanto….

  4. Spero che tutti facciano come me , non lo guardo, per me è come il TG1 e Porta a porta, un programma che non esiste,mi dispiace e mi indigno ma sul compenso che gli danno più che dirlo non ci posso fare niente i galoppini di B. li dobbiamo pagare noi.

  5. Ma perchè prendersela tanto con la RAI? Non capisco proprio…la RAI paga profumatamente chi ritiene possa portare audience…è banale, lo so, ma funziona: basta non guardarlo il programma di Ferrara, come faccio io…se il 50%, ma forse anche meno del pubblico RAI diserta il programma temo che dopo 2 o 3 puntate questo verrà eliminato!!!
    Non ci sono altri metodi…questo funziona, ne sono certa.
    Basta incolpare i vertici di tutto…soprattutto per quanto riguarda lo spettacolo, è il pubblico che determina il successo o meno di un programma, è ovvio, no? Quindi di che cosa ci lamentiamo? Ci dobbiamo lamentare della qualità dei cervelli dei nostri connazionali…abbiamo quello che ci siamo meritato!!!

  6. non diamo sempre la colpa all’opposizione bisogna prendere coscienza (sarebbe ora) di chi ci ha portato a questo degrado e lavorare sulla coscienza delle persone oneste. La rai usa soldi pubblici per persone a servzio di chi ci mette nel ridicolo è vero basta non vederebe fare vedere cert programmi

  7. non diamo sempre la colpa all’opposizione bisogna prendere coscienza (sarebbe ora) di chi ci ha portato a questo degrado e lavorare sulla coscienza delle persone oneste.

  8. Prenderei spunto dall’idea che aveva avuto Michele Santoro, quando ad Ottobre, Masi, voleva chiudere Annozero:

    MANDARE EMAIL all’indirizzo segreteriapresidenza@rai.it indirizzate come in quel caso al Presidente Paolo Garimberti, esprimendo disapprovazione e disgusto per la scelta di firmare un contratto da un milione e mezzo di euro (pagato con i soldi pubblici!!) a Giuliano Ferrara.

    Il testo della mail potrebbe essere questo:
    Gentile Presidente,
    io sottoscritto tal-dei-tali, abbonato RAI che paga regolamente il canone, con la presente esprimo il mio vivo disappunto per la messa in onda del programma Qui Radio Londra condotto da Giuliano Ferrara, per il quale è stato siglato un contratto triennale da 1 milione e mezzo di euro, pagato con i soldi pubblici a cui, quindi, anche il sottoscritto ha involontariamente contribuito.
    Essendo un abbonato RAI non ho intenzione alcuna di vedere, ne di sostenere con i miei soldi un programma di disinformazione o propagandistico di regime.
    In fede, Tal-dei-tali

    Cosa ne pensate? Divulgate il mio commento sui nostri facebook, o tweet, forse, dico forse, non servirà a nulla, ma almeno riusciremo a far sentire la nostra voce, o quantomeno smuoveremo un po’ le “masse” affinche’ le teste delle persone non siano piu’ infarcite di falsa informazione!

    visto che l’opposizione ha poca voce, uniamo anche a nostra: forse anche la loro diventerebbe più forte!

    un saluto a tutti e scusate per il commento scritto con un po’ di fretta.
    Roberto

  9. Tutti i regimi, quando vacillano, ricorrono ad ogni mezzo per difendersi. Ovviamente, il lavoro “sporco” viene affidato ai mercenari, ai contractors, che oltre ad essere spietati, sono anche molto cari….In Italia, i contractors berlusconiani sono ormai infiltrati dappertutto, e purtroppo per noi, li paghiamo con le nostre tasse…..Cornuti e mazziati, si dice a Napoli.

  10. ragazzi attenzione all’occhiello di presentazione dell’articolo, Ferrara si chiama Giuliano e non Maurizio … per tutto il resto bravi, anzi bravissimi

  11. Ferrara (e purtroppo mica solo lui) può aspirare a simili guadagni nell’epoca della FIAT srl solo perché la televisione è diventata l’unica via di comunicazione sicura, dove non ti rapiscono il figlio (che di solito viene rapito da un parente, ma questa e un’altra storia), dove non ti stuprano, dove non ti rapinano (o almeno tu lo credi), dove c’è un tale pluralismo (sic!) che non ci capisci un cazzo ma puoi incolpare te stesso e poi infine accettare 5 euri per votare tizio o caio, dove ti spiegano come la devi pensare in talmente tanti modi che uno che non ti fa schifo finisci per trovarlo. Beh, io vi faccio una proposta: SPEGNETE LA TV! In questo semplice ed economico modo spegnerete Ferrara ed anche quelli meno abominevoli che però stanno dimenticando qual è il loro ruolo di giornalisti e si vanno trasformando in santoni, guru di una politica povera e meschina. Se spegnete la TV i cattivi andranno a fare un giro altrove ed i nostri smarriti predicatori torneranno ad informarci invece che tentare di imbornirci come delle Vanna Marchi un po’ ripulite.

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